Aumenta la disoccupazione in Svizzera: a fine novembre i senza lavoro hanno superato quota 140mila, in crescita dell’1,7% rispetto a ottobre. Il relativo tasso è salito di 0,1 punti percentuali al 3,6%. Rispetto allo scorso anno, il numero di disoccupati è però diminuito del 13,6%. In Ticino la disoccupazione è aumentata su base mensile, ma è rimasta stabile rispetto al mese di novembre dello scorso anno.

In un comunicato, la Segreteria di Stato dell’economia (SECO) afferma che a fine novembre le persone iscritte presso gli uffici regionali di collocamento (URC) erano 141’668, ossia 2303 in più del mese precedente, ma 22’282 in meno rispetto a novembre 2009. Il tasso dei senza lavoro è così calato di 0,6 punti percentuali in un anno.

In Ticino la disoccupazione interessa 8222 persone e il tasso è al 5,5% (+0,3 punti su base mensile, invariato rispetto a novembre 2009), mentre nei Grigioni sono iscritti agli uffici di collocamento 1904 lavoratori, pari all’1,9% della popolazione attiva (+0,2 punti mensili, -0,3 punti annui).

Insieme al Ticino, i cantoni romandi rimangono i più colpiti dalla disoccupazione. Il primato negativo spetta a Ginevra, dove il relativo tasso è del 6,8% (invariato rispetto a ottobre). Secondo è Neuchâtel con il 5,9% (invariato). Obvaldo è invece il cantone con meno disoccupati (1,3%, invariato), seguito da Nidvaldo (1,4%, invariato).


Dai dati pubblicati dalla SECO emerge anche che il numero di giovani disoccupati (15-24 anni) è in flessione di 607 unità (-2,7%) rispetto a ottobre a un totale di 21’946, ciò che corrisponde a 7390 persone in meno (-25,2%) rispetto a novembre 2009. Il relativo tasso è del 4,0%, in calo di 0,1 punti rispetto a ottobre, e di 1,3 punti rispetto allo scorso anno.

Complessivamente, afferma ancora la SECO, le persone in cerca d’impiego registrate erano 206’715, in crescita del 2,0% (+4040 unità) rispetto a ottobre. Su base annua sono invece diminuite del 8,6% (-19’401 unità). Tale cifra comprende, oltre ai disoccupati iscritti, le persone che frequentano corsi di riconversione o di perfezionamento, che seguono programmi occupazionali o che conseguono un guadagno intermedio. Il numero dei posti vacanti annunciati presso gli uffici di collocamento è salito a 17’598 unità (+3,2%).