Alex Kuprecht fa marcia indietro: l’eventuale denuncia della Commissione della gestione (CdG) degli Stati per la pubblicazione di un capitolo segreto del rapporto sulla vicenda Gheddafi sarebbe rivolta contro ignoti e non contro la consigliera federale Micheline Calmy-Rey. Lo ha precisato oggi il consigliere agli Stati UDC tornando sulle dichiarazioni rilasciate alla “Zentralschweiz am Sonntag”.

“Anche se avessimo preso di mira Calmy-Rey, la denuncia dovrebbe essere sporta contro ignoti”, ha detto all’ATS Kuprecht, membro della CdG. Al domenicale il parlamentare aveva dichiarato: “ci sono indicazioni che fanno ritenere che le informazioni provengano direttamente dall’esemplare di cui era in possesso Micheline Calmy-Rey”.

Il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) aveva già respinto categoricamente domenica le insinuazioni precisando che gli attacchi alla consigliera federale provengono da un solo membro della CdG e non dalla commissione stessa. Anche la consigliera agli Stati Anne Seydoux (PDC/JU), membro della commissione, si era detta stupita delle dichiarazioni di Kuprecht. “Non abbiamo discusso di una denuncia penale contro la signora Calmy-Rey”, aveva dichiarato precisando che i dibattiti della CdG devono rimanere confidenziali.

Kuprecht aveva affermato sulle pagine del domenicale che la direttrice del DFAE non è degna di diventare presidente della Confederazione. A una persona che trasmette direttamente o è disposta a lasciar trasmettere ai media segreti in grado di mettere in pericolo la sicurezza dello Stato solo per salvare la propria pelle e per discreditare altre persone, non può essere attribuito un incarico di tale importanza, ha dichiarato il parlamentare UDC.