In occasione del summit europeo iniziato oggi, giovedì 16 dicembre a Bruxelles, preme l’adozione a partire dal 2013 di un meccanismo durevole per l’uscita dalla crisi . Dai temi di discussione sono stati esclusi quelli che creano tensione, come gli eurobond e il rafforzamento dei fondi di soccorso agli Stati in difficoltà. Il fossato che divide l’Europa è sempre più profondo, questa l’opinione che traspare dall’analisi della stampa europea, che auspica una maggiore collaborazione fra gli Stati.

Il quotidiano sloveno Delo commenta “Alla vigilia del vertice di Bruxelles, il decidere come tirar fuori in tempi brevi l’Europa dalla crisi ha diviso gli Stati dell’UE in due blocchi, uno composto da paesi “pro-euro” e l’altro composto da paesi “anti-europei”. Divisioni che non aiutano.Urge trovare una soluzione per proteggere la moneta comune, soprattutto perché né Merkel né tantomeno Sarkozy sanno come agire.
E’ anche fondamentale capire che non ci si può più limitare a salvare l’euro ma che è necessaria una politica monetaria comune, valida e obbligatoria per tutti i paesi membri dell’Unione europea.”