Il popolo non sarà chiamato a votare sulla necessità di una legge sui cani pericolosi. Nelle votazioni finali, il Consiglio degli Stati ha affossato – con 30 voti contro 3 e 10 astenuti – l’articolo costituzionale che avrebbe dovuto servire da base legale per una normativa federale.

Le Camere non sono riuscite a concordare la possibilità di lasciare ai cantoni la facoltà di emanare norme più severe rispetto a quelle federali.

Restava però ancora aperta la questione della disposizione costituzionale che avrebbe consentito al governo federale di legiferare in materia, disposizione che era già stata adottata dalle Camere. Nella votazione finale, i deputati avevano la scelta di mantenere comunque l’articolo costituzionale o di affossarlo.

Se i “senatori” avessero mantenuto la disposizione costituzionale, il popolo sarebbe stato chiamato alle urne. Non ha però senso consultare popolo e cantoni se non esiste una legge d’applicazione, ha affermato Theo Maissen (PPD/GR) a nome della commissione. La stragrande maggioranza dei consiglieri agli stati gli ha dunque dato ragione.