Pur non avendo ancora nominato i suoi delegati per il gruppo di lavoro incaricato di studiare l’applicazione dell’iniziativa per il rinvio dei criminali stranieri, l’UDC si dice pronto a collaborare ma a condizione che si operi in modo trasparente ed aperto.

Al partito non piace che le discussioni e le divergenze fra i membri del gruppo debbano restare confidenziali, né piace che sia il Dipartimento federale di giustizia e polizia ad imporre questa assoluta discrezione e a detenere il monopolio dell’informazione.
Per questo motivo la direzione del partito ha deciso, di comune accordo con il comitato dell’iniziativa, che parteciperà al gruppo di lavoro solo se verranno date solide garanzie di trasparenza. Per il momento, ha fatto sapere Christoph Blocher, non è ancora stato fatto nessun nome. Il profilo dei delegati dipenderà dalle condizioni di lavoro.

L’UDC ha seri dubbi sulle intenzioni di eseguire la volontà del popolo. In effetti, il gruppo di lavoro è composto, ad eccezione dei due rappresentati degli iniziativisti, esclusivamente da organizzazioni e persone che già prima del voto avevano affermato che il mandato costituzionale non potrà essere applicato.