L’avvocato inglese Nicholas Jervis ha ideato uno studio legale via Twitter: twitter.com/thelegaloracle. Tutti gli iscritti a Twitter possono rivolgersi a questo servizio rispettando il limite massimo di 140 caratteri previsto nei messaggi e riceverà una risposta gratuita e specifica.
“Il mio obiettivo è avvicinare la giustizia a chi ha timore degli avvocati e delle loro parcelle – ha spiegato Jervis, già fondatore del portale Loyalty Law, un sito che raggruppa circa 60 studi legali inglesi – Ad essere trattate saranno soprattutto le richieste di risarcimento danni. Migliaia di persone perdono soldi a cui hanno diritto perché hanno paura di parlare con un avvocato. Twitter rende la categoria più accessibile.”

Twitter è stato preferito a Facebook perchè permette una forma di comunicazione molto rapida e a differenza di Facebook non è necessario essere iscritti al sito per leggere i dialoghi tra gli altri utenti. Un altro vantaggio è il limite di 140 caratteri per messaggio: “Il caso deve essere presentato in modo molto sintetico e brevissima sarà anche la conseguente risposta – ha spiegato Jervis.
I clienti che non riescono a ottenere una risposta soddisfacente in questo spazio potranno continuare a usufruire dei servizi a pagamento dell’avvocato.