L’Ungheria assumerà dal primo gennaio la presidenza di turno dell’Unione europea ed ha deciso di concentrare le sue attività sulla politica energetica.
Le questioni energetiche saranno il tema anche del primo summit dell’UE ospitato dalla presidenza ungherese il 4 di febbraio, durante il quale i capi di Stato e di governo discuteranno del funzionamento del mercato europeo dell’energia, delle infrastrutture energetiche, della promozione di tecnologie innovative e del coordinamento delle politiche energetiche dei paesi dell’Unione europea verso i paesi terzi.
Altri temi che verranno seguiti durante la presidenza ungherese sono il partenariato orientale, l’adesione della Croazia all’Unione e la questione dei Rom.

Il meeting di febbraio riguarderà anche le politiche dell’Unione europea di fronte alla crescente concorrenza della Cina sulle energie rinnovabili. La presidenza ungherese ha assicurato che sta già lavorando perché i ministri dell’energia dell’UE adottino conclusioni comuni sui due documenti strategici, riguardanti la strategia che fissa le priorità europee per il prossimo decennio.

L’Ungheria intende anche arrivare ad un compromesso con il Parlamento europeo su un regolamento per l’integrità e la trasparenza del mercato energetico. La bozza del regolamento presentata l’8 dicembre dalla Commissione europea mostra la tendenza a contrastare la manipolazione dei prezzi e l’insider trading nei mercati all’ingrosso del gas e dell’elettricità, obbligando i traders e le compagnie elettriche a fornire informazioni sulle loro transazioni alle autorità di controllo e a rivelare le informazioni esclusive e suscettibili di influenzare i prezzi prima che gli scambi abbiano luogo.