37 passeggeri in procinto di volare con la compagnia aerea low-cost EasyJet sono stati minacciati di venire arrestati qualora si fossero rifiutati di scendere dall’aereo che da Birmingham li avrebbe portati a Ginevra.

Il fatto è accaduto il 26 dicembre. Mentre faceva il pieno, prima di lasciare l’aeroporto di Birmingham, per un errore l’A319 di EasyJet aveva caricato 10 tonnellate di carburante di troppo. Per alleggerire il carico ed evitare problemi durante il volo, il comandante aveva calcolato che almeno una trentina di persone sarebbero dovute rimanere a terra.

Prima di giungere alla minaccia di chiedere l’intervento della polizia, il pilota aveva offerto agli ultimi 37 passeggeri saliti sull’aereo una notte gratuita in albergo e 150 franchi in contanti per scendere dal velivolo e imbarcarsi il giorno seguente.
Sette avevano accettato e 30 avevano rifiutato, così il comandante aveva minacciato di chiamare gli agenti in servizio nell’aeroporto per risolvere la questione “con le buone o con le cattive”. Dopo oltre due ore di trattative anche i 30 passeggeri recalcitranti erano scesi a terra, controvoglia e minacciando conseguenze legali per la compagnia aerea.
Quel che il capitano non aveva detto a chi era rimasto sul velivolo per rientrare a Ginevra era che a Birmingham erano state scaricate anche le loro valigie, sempre nell’intento di alleggerire il peso del carico.

Un portavoce della compagnia EasyJet ha confermato che un’inchiesta interna sarà avviata per chiarire le cause di quanto accaduto, in particolare riguardo alle minacce di arresto da parte della polizia britannica.