Si avanza a suon di perizie e supplementi di perizia sull’iniziativa de I Verdi del Ticino, che chiedeva l’uscita di AET dal carbone. Oggi la commissione dell’energia del Gran Consiglio, su espresso invito del Consiglio di Stato, ha deciso, per un solo voto (8 voti a 7), di richiedere un supplemento alla perizia sulla ricevibilità.

Oggetto del contendere, scovato in zona “cesarini” dal Governo, la scoperta che la cessione della partecipazione non dipende unicamente dalla volontà dell’azienda, ma è necessaria anche l’approvazione della maggioranza dell’assemblea dei soci.

Insomma una propaganda elettorale a favore de I Verdi, forti delle oltre 12 mila firme raccolte e che oggi dichiarano” Il governo cantonale ha paura del risultato delle urne e mira soltanto a perdere tempo per non doversi trovare a gestire una sconfitta a poche settimane dalle elezioni cantonali. Questo atteggiamento dell’esecutivo è del tutto inaccettabile”. Per I Verdi la perizia Auer “dice già tutto quel che serve: l’iniziativa è ammissibile. Bisogna quindi che il popolo voti”.

Bloccare o rimandare la possibilità che il popolo possa esprimersi, indipendentemente dal risultato, non farà che aumentare i consensi del partito ecologista, che giustamente chiede di non nascondersi dietro cavilli legali e che si lasci al popolo la decisione finale sulle sorti di AET nel carbone.