Alcuni frontalieri italiani che lavorano in Svizzera riceverebbero il salario in euro. Lo scrive il quotidiano La Provincia di Sondrio, spiegando come nei giorni scorsi i sindacati ticinesi abbiano denunciato diversi casi.

Stando al giornale italiano, in alcuni casi il datore di lavoro prepara la busta paga in franchi, ma prima di dare (a contanti) il salario al dipendente va a cambiare in euro gli stipendi. Così, se al lavoratore spettano – grazie al cambio favorevole – 2’400 euro, il datore di lavoro ne versa solo 2’000.
Ivan Cameroni, funzionario del Syna-Cisl di Coira e presidente del Csi Lombardia-Sondrio-Grigioni, ha confermato che in alcuni casi a persone con contratti precari è stato proposto di accettare paghe in euro inferiori a quelle stabilite dai contratti di riferimento.

Questa situazione, che i sindacati ticinesi definiscono palesemente irregolare, è stata rilevata nella zona di Mendrisio e nei Grigioni, il cantone dove è occupata la maggior parte dei frontalieri valtellinesi e valchiavennaschi.