PEC in ritardo e non condiviso dal Partito Popolare Democratico ticinese a causa della mancanza di capacità di focalizzare su priorità e di valutare costi ed efficacia delle misure. Il PPD per contro accoglie favorevolmente i principi di una riduzione dei consumi, ma chiede al Governo una gerarchizzazione delle misure da attuare sulla base della loro efficacia ed efficienza, di una rigorosa analisi costi-benefici e di un sano buon senso.

PEC ( Piano energetico cantonale) bocciato dal PPD che in una nota scrive: ” Purtroppo, il PEC giunge con diversi anni di ritardo, con un’impostazione che condividiamo solo in parte a causa della mancata focalizzazione delle priorità e dell’insufficiente chiarezza nell’esposizione dei costi e nella definizione dell’efficacia delle singole misure. Restano inoltre aperte numerose questioni che andrebbero affrontate subito e con un’ottica diversa”.

Il PPD accoglie favorevolmente i principi di una riduzione dei consumi, di una sostituzione dei combustibili di origine fossile con i vettori energetici rinnovabili e di una maggiore indipendenza energetica dall’estero. Ciononostante il PPD ritiene opportuno e indispensabile procedere a una chiara gerarchizzazione delle misure da attuare sulla base della loro efficacia ed efficienza, di una rigorosa analisi costi-benefici e di un sano buon senso. Un piano energetico non può fare astrazione delle implicazioni economiche sia per i consumatori, sia per gli enti
pubblici.

Il PPD auspica che le singole misure contemplate nei vari scenari non vengano date per acquisite senza un sano confronto politico e democratico. Secondo il principio di sussidiarietà, un’importante sfida da cogliere è quella di responsabilizzare il singolo cittadino tramite un’adeguata informazione per l’attuazione di una politica energetica sostenibile. Il tutto all’interno di un quadro in cui andranno sostenute le risorse locali (legna, biomassa, mini-eolico, solare termico, geotermia), monitorando il potenziale dato dal progresso tecnico e dall’innovazione tecnologica.

L’innovazione tecnologica e l’utilizzo di materiali nuovi o sempre più efficienti permetteranno una riduzione dei costi e una compressione di consumi ed emissioni a parità di prestazione che oggi solo lontanamente possiamo immaginare. Di fondamentale importanza risultano essere le sinergie e le interrelazioni con i centri di ricerca, universitari e professionali. Più peso andrebbe attribuito anche all’interazione tra il mondo accademico e della formazione con quello economico.

La presa di posizione completa del PPD Ticino

Il documento inoltrato al Consiglio di Stato elaborato da un gruppo di lavoro composto
da una ventina di personalità attive nel settore energetico ed economico
del Cantone. Coordinatore del gruppo di lavoro è stato il deputato in GC
Raffaele De Rosa.