Forte partecipazione ieri alla Convention socialista allo Spazio Officina di Chiasso, dove oltre quattrocento persone sono accorse a sostegno dei candidati in corsa per le elezioni di aprile. Un’elezione particolare per il PS, impegnato a sostituire la Consigliera di Stato partente e a difendere a denti stretti il DSS, divenuto improvvisamente appetitoso per molti.

Patrizia Pesenti ha salutato ripercorrendo 12 anni di governo dove non sono mancate le critiche al liberismo e sottolineando come il Governo attuale abbia lavorato tanto e bene.
“È stato – ha ricordato Pesenti – un Governo di vera concordanza”. Una standing ovation ha salutato la sua uscita di scena dalla politica ticinese.

Ogni voto potrà contare
La vice-presidente del partito Pelin Kandemir Bor­doli ha evocato il rischio che il nuovo CdS, che uscirà dalle urne il prossimo 10 di aprile, abbia il baricentro politico a destra, allontanandolo dagli interessi che il PS difende. “Il nostro Tici­no – ha detto – non è abitato da ratti e non è invaso da fantasmi”.

Non é mancato l’invito all’unità, a non disperdere voti malgrado in campo vi sia una concorrenza diretta dalla lista de I Verdi e dell’estrema sinistra. “Solo con un buon risultato avremo qualcosa da dire nella ripartizione dei Diparti­menti, ha concluso la vice-presidente.

Sfida fra Bertoli e Branda.
Due visioni diverse delle stesse problematiche, due personaggi che sicuramente catalizzeranno l’interesse degli elettori di sinistra. Sembrano loro i protagonisti destinati a sfidarsi per la successione della poltrona di Patrizia Pesenti, anche se la capacità di mobilitare l’elettorato amico non manca nemmeno a Nicoletta Mariolini.

Bertoli ha affermato che il nuovo esecutivo dovrà affrontare il divario crescente tra Sopra e Sottoceneri. “Ma per farlo deve superare la logica perdente da complesso di Calimero, secondo il quale le responsabilità dei nostri problemi sono sempre di altri come Tremonti, Berna ed Europa – ha detto.

Branda forte della sua esperienza di Procuratore ha sottolineato l’importanza di modificare l’approccio con il problema della sicurezza e l’inquietudine dei cittadini, che va ascoltata. Una sinistra che deve confrontarsi con il tema della delinquenza e della sicurezza.

Mariolini ha parlato di sostegno ai giovani, di mobilità e di persone anziane, sottolineando che “essere attraenti e concorrenziali è l’unica ricetta che permetterà al Ticino di garantire futuro ai giovani, servizi agli anziani, giustizia, sicurezza e solidarietà”.

Orelli Vassere.“Il lavoro è il primo terreno su cui oggi si combatte la vera battaglia di democrazia – ha sottolineato, affermando di essere orgogliosa di rappresentare una sinistra alternativa alla paura.

Sandrinelli ha parlato di politica familiare e del ruolo dello Stato nelle politiche sociali, spaziando sul tema della fiscalità e invitando il PS ad affrontarla con maggiore apertura.