partecipo con molto piacere alla presentazione dell’Osservatorio del turismo, strumento fortemente voluto sia dal mio Dipartimento sia dagli operatori turistici.
Come ben sapete se ne parla da molti anni, senza avere trovato fino ad oggi una soluzione soddisfacente. Non vi nascondo inoltre che sono consapevole che la complessità della materia e le molteplici aspettative mettono i responsabili dell’Osservatorio di fronte ad una sfida importante.
E proprio per questo motivo abbiamo deciso di affidare questo compito a un partner che riteniamo possegga i requisiti ideali per svolgere al meglio il monitoraggio del turismo cantonale, sotto tutte le sue molteplici sfaccettature.

L’Istituto di ricerche economiche, che dal 2005 agisce su contratto di prestazione con il Cantone, è nato negli anni Sessanta come Ufficio per le ricerche economiche del Canton Ticino con il compito di osservare l’andamento dell’economia regionale.
Nel 1996 è stato integrato nella neonata Facoltà di scienze economiche dell’Università della Svizzera italiana. L’Istituto ha potuto dare impulso alla ricerca scientifica, promuovendo la sua attività di ricerca applicata per l’economia e le istituzioni cantonali.

L’Osservatorio del turismo si inserisce quindi nelle attività di ricerca e formazione sia dell’Istituto sia dell’Università – Master in turismo internazionale – e potrà così beneficiare di importanti sinergie e competenze. L’Istituto ha inoltre già ampiamente dimostrato la propria capacità nel gestire un osservatorio importante come quello del lavoro.

Permettetemi di ricordare che la realizzazione dell’Osservatorio del turismo rientra in una strategia molto più ampia, coerente con la nuova politica di crescita turistica nazionale e coordinata con la politica regionale cantonale.
Il primo pilastro di questa strategia è proprio l’incremento delle informazioni e quindi della conoscenza del settore turistico, nel quale si inserisce l’Osservatorio del turismo.

L’aumento della conoscenza del settore risulta infatti indispensabile per tutti gli attori per la definizione delle strategie, l’individuazione degli ambiti d’intervento prioritari e l’orientamento degli aiuti pubblici. In particolare risulta urgente, nell’attuale contesto, dotarsi di un sistema di monitoraggio del turismo ticinese che sia da supporto per i processi decisionali strategici.

Per questo motivo l’Osservatorio avrà due compiti specifici.
Il primo è quello del monitoraggio, ossia di raccogliere costantemente e sistematicamente dei dati comparabili, allo scopo di aiutare gli attori che mettono in atto le politiche pubbliche a cogliere i cambiamenti e le tendenze causati dalle misure attuate.
Il secondo compito è quello di analisi e valutazione, per giudicare gli effetti delle politiche pubbliche attraverso degli studi mirati e limitati nel tempo, destinati a definire gli scopi e le strategie ex-ante, valutare l’esecuzione in itinere e gli effetti ex-post dell’azione statale nell’ottica dell’interesse pubblico.
La strategia turistica non si ferma però al solo miglioramento della conoscenza ma vuole, quale secondo pilastro, incrementare l’orientamento del settore verso una maggiore qualità e stimolazione all’innovazione e collaborazione, sia nel marketing che nell’offerta turistica.

Alcuni fenomeni socio-economici internazionali hanno infatti profondamente modificato i parametri dei mercati turistici. La forte concorrenza tra Paesi, le accresciute esigenze della clientela nel rapporto qualità/prezzo, l’accorciamento della durata dei soggiorni e il moltiplicarsi delle offerte e delle destinazioni hanno ridisegnato le coordinate del turismo.

In Ticino, pur essendo stati fatti importanti passi avanti nell’accrescere la professionalità dell’offerta turistica, non si è ancora perfettamente coscienti del potenziale legato alla valorizzazione del territorio in tutte le sue componenti.
Questa considerazione di fondo è rafforzata dal fatto che, come in molte altre regioni turistiche, la situazione nell’ideazione, coordinazione e realizzazione di offerte turistiche non è ottimale e che solo con un prodotto veramente di qualità si potrà rimanere attrattivi e competitivi.

Il progetto Enjoy Switzerland – promosso e gestito a livello nazionale da Svizzera Turismo – si inserisce proprio in questo contesto. Anche la carta turistica concorrerà a migliorare l’offerta per il turista.
Rientrano in questo punto anche il credito quadro di 32 milioni votato dal Parlamento all’inizio del 2010 a favore del marketing e degli investimenti e il credito per il decreto rustici pari a 2 milioni per il periodo 2008-2012.
Una strategia turistica non sarebbe però completa se non includesse anche la verifica dell’efficacia e dell’efficienza della struttura organizzativa attuale con Ticino Turismo e undici Enti turistici locali. Obiettivo dell’operazione: porre al centro dell’attenzione il servizio al turista e la promozione dei nostri prodotti turistici.

Anche questo importante progetto è stato lanciato formalmente lo scorso 18 novembre, nel corso di una riunione del Tavolo operativo del turismo, allargata a tutti i Consigli d’amministrazione degli Enti turistici locali.
Proprio questa settimana avrà luogo la prima riunione del gruppo tecnico, sotto la guida del DFE, incaricato di valutare la situazione e preparare delle proposte concrete da discutere. Ricordo che l’obiettivo ambizioso che ci siamo posti è quello di arrivare a fine 2013 a una revisione della Legge sul turismo.
Un passo importante in questa direzione è stato l’adeguamento delle modalità di finanziamento degli enti turistici, in vigore dall’inizio di quest’anno.

L’obiettivo di fondo è verificare se l’attuale organizzazione del settore turistico ticinese sia sufficientemente orientata al massimo “sfruttamento” del potenziale di sviluppo del settore turistico cantonale.
Questa riflessione si giustifica inoltre nell’ottica del coordinamento delle politiche settoriali, volto a rendere maggiormente efficienti gli aiuti statali a progetti che possono avere una ricaduta nell’ambito dello sviluppo regionale.

In questo contesto, anche le attuali istituzioni turistiche sono quindi chiamate a riflettere, senza preconcetti e in maniera interdisciplinare, su come potrebbero migliorare il loro contributo allo sviluppo socioeconomico del Cantone.

Questo auspicio nasce inoltre dalla constatazione che in Ticino la cultura della promozione turistica attraverso il concetto di “destinazione” turistica è ancora da sviluppare. La frammentazione dell’offerta fa sì che ci sia una dispersione delle energie promozionali e difficoltà nel raggiungimento di una sufficiente visibilità delle
“destinazioni” regionali.

È evidente che i lavori dovranno tenere in considerazione quanto sta avvenendo sul territorio in materia di sviluppo economico, in particolare mi riferisco, nell’ambito della nuova politica regionale, alla nascita di 4 Enti regionali per lo sviluppo, con i quali bisognerà trovare il giusto e proficuo modo di collaborare.
Per concludere mi auguro che l’Osservatorio del turismo venga utilizzato al meglio da tutti gli operatori turistici e che contribuisca a elevare la discussione, anche pubblica, in modo da potere rilanciare in maniera costruttiva, sulla base di dati oggettivi, l’intero settore.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Laura Sadis