Un piano bipartisan per la crescita. Lo propone il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in una lettera pubblicata oggi sul Corriere della Sera nella quale invita il segretario del Pdp Pierluigi Bersani, ad “agire insieme in Parlamento, senza pregiudizi ed esclusivismi” per la crescita dell’economia italiana.

Un piano di Governo, spiega il Presidente, “il cui fulcro e’ la riforma costituzionale annunciata da mesi dal ministro Tremonti, e misure drastiche di allocazione sul mercato del patrimonio pubblico e di vasta defiscalizzazione a vantaggio delle imprese e dei giovani”. Il Presidente del Consiglio dice no alla patrimoniale: “Prima di mettere sui ceti medi un’imposta che impaurisce e paralizza, imposta che peraltro sotto il mio governo non si fara’ mai, pensiamo a uno scambio virtuoso, maggiore liberta’ e incentivo fiscale all’investimento contro l’aumento della base impositiva oggi nascosta.

Se a questo aggiungiamo gli effetti positivi, di autonomia e liberta’, della grande riforma federalista, si puo’ dire che gli atteggiamenti faziosi, ma anche quelli soltanto malmostosi e scettici, possono essere sconfitti, e l’Italia puo’ dare una scossa ai fattori negativi che gravano sul suo presente, costruendosi un pezzo di futuro”. “Non mi nascondo – scrive Berlusconi – il problema della particolare aggressivita’ che, per ragioni come sempre esterne alla dialettica sociale e parlamentare, affligge il sistema politico. Ne sono preoccupato come e piu’ del presidente Napolitano. E per questo, dal momento che il segretario del Pd e’ stato in passato sensibile al tema delle liberalizzazioni e, nonostante qualche sua inappropriata associazione al coro strillato dei moralisti un tanto al chilo, ha la cultura pragmatica di un emiliano, propongo a Bersani di agire insieme in Parlamento”.

agi