A 2000 anni luce dalla Terra (la luce viaggia a 300 000 km/s.) c’è un sistema solare composto di sei pianeti, cinque dei quali hanno dimensioni analoghe a quelle della Terra.

Il sistema solare scoperto dal telescopio keplero

La scoperta, alla quale “Nature” dedica la copertina e che la Nasa ha annunciato in serata in una conferenza stampa, si deve al telescopio spaziale Keplero, lanciato dall’agenzia spaziale americana nel marzo 2009 e specializzato nella caccia ai pianeti “sosia” della Terra.

Il sole attorno al quale ruotano i sei pianeti è la stella Keplero-11 e questo sistema planetario è una vera rarità per le piccole dimensioni dei suoi pianeti. L’altro sistema planetario scoperto dallo stesso Kepler nel gennaio 2010 era infatti composto di cinque pianeti giganti, dalla massa simile a quella di Giove come lo sono la maggioranza degli oltre 500 pianeti esterni al Sistema solare finora scoperti. Nell’agosto scorso un altro sistema con almeno cinque pianeti era stato scoperto da astronomi dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso).

“I 5 pianeti interni – scrivono i ricercatori – sono tra i più piccoli per massa e dimensioni e le misure implicano che sono avvolti da gas leggeri”. È stato possibile studiarli osservando le variazioni nella luminosità della stella provocate dal transito di ciascun pianeta davanti ad essa. In questo modo i ricercatori hanno calcolato che i cinque pianeti interni hanno una massa che va da 2,3 volte a 13,5 volte quelle della Terra e che impiegano in media 50 giorni per orbitare intorno alla loro stella. Di conseguenza la loro posizione nel sistema planetario è confrontabile a quella di Mercurio nel nostro Sistema solare. Il sesto pianeta è invece più grande e lontano: la sua orbita è di 118 giorni e la sua massa non è ancora stata determinata.

Coordinata da Jack Lissauer, del centro Ames della Nasa, la ricerca ha coinvolto 39 astronomi, astrofisici e planetologi di 16 istituzioni, quasi tutte americane (l’unica europea è l’università danese di Copenaghen).
Secondo l’astrofisica Margherita Hack, “è una scoperta importante e molto interessante perché sappiamo molto poco su altri sistemi solari con pianeti relativamente piccoli, dalle dimensioni simili a quelle della Terra”. Tuttavia, ha aggiunto, la somiglianza vale soltanto per le dimensioni perché cinque dei sei pianeti orbitano molto vicino alla loro stella. “Poiché quest’ultima è simile al Sole, i pianeti – ha aggiunto la Hack – sono sicuramente troppo caldi per permettere l’esistenza di forme di vita”.