La riforma dell’assicurazione invalidità (AI) continua a provocare grattacapi. I vertici dei partiti di governo e una delegazione del Consiglio federale ne hanno discusso oggi nel corso dei tradizionali colloqui alla Casa von Wattenwyl: nuvole nere si stanno addensando sulla seconda parte della sesta revisione.

In questa riforma – ha ammesso davanti alla stampa il ministro della socialità Didier Burkhalter – “tutto è molto delicato”. Il Dipartimento federale dell’interno (DFI) ha ricevuto 130 prese di posizione sul progetto che vuole ora ritoccare e trasmettere al governo entro aprile o maggio. L’obiettivo resta quello di risparmiare circa 800 milioni di franchi nell’intento di ridurre il deficit e il debito strutturale dell’AI, ha aggiunto il consigliere federale.

Risparmi per 800 milioni
Evitando di rivelare le correzioni previste, Didier Burkhalter ha elencato i punti contestati. Il sistema di rendite lineari destinato a sostituire quello attuale (risparmio di 400 mio) “è, in linea di principio, bene accolto, ma le sue modalità sono terribilmente controverse”.
Certi partiti non vogliono che le rendite esistenti siano ridotte, ha precisato il presidente del PPD Christophe Darbellay a nome delle formazioni di governo. Ciò è il caso, in particolare, per le persone con un grado d’invalidità tra il 40% e il 50%, che percepiscono un quarto della rendita AI.
Altro punto di discussione: la riduzione delle rendite complementari versate a beneficiari con figli minorenni a carico. Il progetto posto in consultazione prevede di ridurle dal 40% al 30% della rendita AI, nell’intento di tagliare le spese 200 milioni di franchi all’anno tra il 2019 e il 2028. Inoltre, i partiti vogliono evitare che la soppressione delle rendite provochi un aumento del numero di beneficiari dell’aiuto sociale a carico dei cantoni.

Referendum in vista
Ottimista, Burkhalter ritiene che la prima parte della sesta revisione dell’AI sia “in dirittura d’arrivo” in parlamento e potrebbe essere approvata nella sessione di marzo. Il progetto mira a sopprimere 12’500 rendite tra il 2012 e il 2018 e a risparmiare 500 milioni di franchi all’anno, grazie al reinserimento dei beneficiari di rendite nel mondo del lavoro.

Siamo “vicini al consenso”, ha confermato Darbellay. Solleva comunque ancora qualche problema la ridiscussione delle rendite riconosciute per disturbi dolorosi, senza origine organica, quali il “colpo di frusta”.
Il PS vuole speculare fino all’ultimo con l’idea di un referendum e potrebbe sostenere quello lanciato da organizzazioni di persone handicappate, ha criticato il presidente del PPD. Il consigliere nazionale vallesano spera tuttavia che i socialisti concentrino la battaglia sulla seconda parte della sesta revisione, dato che “in quell’occasione il referendum sarà scontato”.

Tutti i partiti concordano comunque sull’urgenza di risanare l’AI. L’assicurazione presenta attualmente un deficit strutturale che oscilla sul miliardo di franchi all’anno e registra un buco di circa 15 miliardi, ha ricordato Didier Burkhalter.