Il Comitato Referendario annuncia oggi la riuscita del Referendum contro il progetto di riqualifica della foce ed arginatura del fiume Cassarate. Prima di tutto -scrivono i referendisti – vogliamo ringraziare tutte le cittadine e i cittadini luganesi che hanno firmato il Referendum: una forte reazione della popolazione. Durante la raccolta delle firme è emersa subito una grande passione per il nostro Parco Ciani e un notevole interesse per conoscere i dettagli del progetto. Evidentemente era rimasto troppo confinato agli addetti ai lavori.Poter parlare e discutere con ogni singolo firmatario è stato molto arricchente dal punto di vista umano.

Giordano Macchi membro del comitato referendario

Il Comitato Referendario – prosegue la nota stampa – ha lottato contro il tempo: dalla conferenza stampa alla consegna delle firme in Municipio sono passati meno di 30 giorni, con un termine legale scattato durante le vacanze di Natale. La raccolta in piazza e per le strade ha sfidato il freddo dei “giorni della merla”. Inoltre, inusualmente durante una raccolta firme e non dopo una eventuale riuscita referendaria, è stato costituito un comitato “io non firmo”, al quale i concittadini hanno invece risposto “io ho firmato lo stesso!”.

Un’altra questione – si legge ancora nella nota – è emersa chiaramente: il Parco Ciani è un patrimonio che va ben oltre i confini giurisdizionali della Città di Lugano: molte persone avrebbero voluto firmare ma non hanno potuto in quanto non aventi diritto di voto. Cittadini di altri Comuni, residenti stranieri, turisti: tutte persone che hanno dimostrato grande attaccamento alla passeggiata fino alla Rotonda Belvedere, ma al contrario dei luganesi, non avevano diritto di firma.

Sono state consegnate 5603 firme, che dimostrano l’energia con la quale i luganesi vivono la loro Città. Lo strumento della democrazia diretta ha quindi ottimamente superato il minimo legale di 3’000 firme. Il Comitato Referendario – conclude la nota stampa – affronta con fiducia il periodo che ci separa dalla votazione popolare. Ora ci sforzeremo di estendere l’informazione e vogliamo organizzare di un dibattito tra favorevoli e contrari.