E’ dei giorni scorsi la notizia della decisione del CdS di creare ex novo il Servizi dell’informazione e della comunicazione (SIC), il cui obiettivo, come si legge nel comunicato stampa governativo, sarà sostanzialmente quello di “migliorare la comunicazione” del Consiglio di Stato verso l’esterno.
Il servizio, si apprende dai media, curerà immagine, informazione e comunicazione del Consiglio di Stato con cittadini ed amministrazione.

L’annuncio in tempi “sospetti” della nascita del nuovo servizio, con tanto di pubblicazione sul FU del bando di concorso – concorso a durata ridotta: nome del “predestinato” noto fin dall’inizio? – per l’assunzione del responsabile, lascia perplessi.

Lascia perplessi il fatto che, malgrado la tanto invocata “revisione dei compiti dello Stato”, si creino nuovi servizi e nuovi responsabili sostanzialmente inutili, dal momento che se ne è fatto a meno fino ad ora. Invece di alleggerire l’amministrazione cantonale ed i conseguenti costi a carico del cittadino, la si appesantisce ulteriormente.

Se poi, come c’è da sospettare, il compito del nuovo SIC sarà in prevalenza quello di migliorare, tramite comunicazione “adeguata”, l’immagine del Consiglio di Stato presso il cittadino, ossia in altre parole di fare marketing per l’Esecutivo, anche senza voler scivolare in gratuiti accostamenti tra la nascente “creatura” e ministeri della propaganda di triste memoria, si converrà che l’operazione non si presenta come un’esigenza proprio irrinunciabile.

Perplessità suscita pure la tempistica scelta. Vista la dubbia necessità del nuovo servizio, molto più opportuno sarebbe stato lasciar decidere al governo che uscirà dalle urne il prossimo 10 aprile se il SIC sia effettivamente necessario oppure no.

Chiedo pertanto al lod. Consiglio di Stato:

– Quale sarà il costo annuo complessivo del SIC?
– Come si giustifica, alla luce della famosa “revisione dei compiti dello Stato”, la creazione di un nuovo servizio di dubbia necessità e il cui scopo non è quello di rispondere in maniera più celere ed efficace ai bisogni del cittadino?
– Non sarebbe stato più opportuno che il CdS lasciasse al governo entrante la scelta di decidere se istituire o meno il SIC, e, se sì, con quali contenuti (ad esempio, ci si potrebbe limitare a migliorare la comunicazione interna tra governo ed amministrazione, nel caso tale comunicazione risultasse lacunosa)?

Con la massima stima
Lorenzo Quadri