Lo zio delle gemelline sparite ha tenuto oggi nel primo pomeriggio una conferenza stampa a Saint-Sulpice (VD), facendo il punto della situazione sugli ultimi elementi dell’inchiesta in corso.

Davanti ad una trentina di giornalisti provenienti da Svizzera, Francia e Italia, lo zio, Valerio Lucidi, ha spiegato che la madre delle piccole ha ricevuto tramite il servizio postale otto buste (la scrittura dell’ex marito è stata riconosciuta nell’indirizzo di recapito) contenenti parte del denaro che l’uomo aveva prelevato a Marsiglia. In tutto 5’000 euro in biglietti da 50 euro.

Le lettere provenivano da Cerignola, nelle Puglie, la città dove giovedì scorso – stando agli inquirenti – Matthias Schepp si sarebbe gettato sotto un treno.
Non vi era nessun scritto ad accompagnare il denaro e questo – ha detto Lucidi – “ci preoccupa, perchè fa cadere l’ipotesi che il padre avesse pagato qualcuno per badare alle gemelline.”
Le ricerche ora si concentrano in direzione della Svizzera e della Francia. “Se qualcuno ha notato Matthias sulla strada che lo ha portato a Marsiglia, fatecelo sapere – ha sottolineato lo zio.

Smentita anche la storia di sms di minaccia che l’uomo avrebbe inviato all’ex moglie. Si tratta di un’invenzione della stampa, ha confermato Valerio Lucidi. In compenso diversi sms erano stati scambiati domenica sulla custodia delle bambine. Sembra che quella domenica pomeriggio Schepp fosse ancora in Svizzera, a Morges.
La polizia ha atteso troppo prima di intervenire?
Una domanda è sulla bocca di tutti. L’allarme generale è stata lanciato troppo tardi dalla polizia, quando il testamento del padre era già stato trovato il sabato precedente la segnalazione di scomparsa?
“Non credo che sia stato un errore. Capita di frequente che bambini spariscano con uno dei genitori. La nostra urgenza é stata giustamente vista in maniera diversa dalla polizia – ha risposto Lucidi.

Lo zio mostra le foto delle due gemelline scomparse (foto 20 minuten online)