La cooperazione spaziale tra la Francia e gli Stati Uniti ha visto ieri la firma di un accordo relativo alla sorveglianza della spazzatura spaziale. L’accordo è stato siglato a Washington fra il Segretario alla difesa Robert Gates e il suo omonimo francese Alain Juppé.

L’accordo prevede la condivisione di informazioni per sorvegliare la traiettoria di questi “rifiuti”, provenienti da satelliti e da propulsori spaziali ed evitare collisioni in orbita. I frammenti, anche quelli più piccoli restano in orbita per anni e nel caso di una collisione possono danneggiare, se non addirittura distruggere, i satelliti. Questa collaborazione permetterà di minimizzare i rischi di impatti e di migliorare la sicurezza nello spazio.
Per l’esercito americano, come per gli eserciti dei paesi più all’avanguardia sul piano tecnologico, i satelliti rappresentano una risorsa strategica. Senza satelliti non vi è la possibilità di sorvegliare lontani paesi a rischio, come ad esempio in Medio Oriente.

Washington non conclude molti accordi di questo genere. Prima della Francia solo l’Australia aveva firmato un documento simile con la Casa Bianca e un terzo accordo è in discussione con il Canada. La politica americana è quella di concludere accordi unicamente con alleati “essenziali” con i quali gli Stati Uniti intendono avere una stretta collaborazione del settore spaziale.

Dal lancio dello Sputnik nel 1957, il numero dei rifiuti spaziali è costantemente in crescita. Sarebbero 200mila gli oggetti che girano in orbita e la cui taglia va da 1 a 10 centimetri, mentre 13mila sono quelli più grandi di 10 centimetri. I dati sono forniti dal Centro nazionale americano degli studi spaziali. Il Pentagono sorveglia in permanenza la traiettoria di 22mila di questi oggetti, che si trovano nelle vicinanze o nella linea di satelliti importanti.

(Fonte: Le Monde.fr)