In un intervento sul quotidiano francese Le Monde, l’egiziano Amr Moussa, Segretario generale della Lega araba, ex ministro degli affari esteri e persona di spicco nella transizione di governo che si sta preparando al Cairo, ritiene che quanto sta accadendo in Egitto è una rivoluzione. Non un’Intifada, una ribellione, come aveva detto il vice presidente Omar Suleiman.

“E’ una vera e propria rivoluzione – spiega Moussa – Talmente ampia da farci affermare che dal 25 gennaio l’Egitto ha subito una trasformazione radicale. La voce del popolo si è fatta sentire con chiarezza e con coraggio per dire che un cambiamento è inevitabile. Oggi si possono dire cose che nessuno, per decenni, ha mai osato dire.
Indubbiamente il mondo arabo e il Medio Oriente saranno influenzati da quanto sta accadendo in Egitto. Personalmente credo che non vi sarà nessuna marcia indietro.”

Riguardo ai timori dell’Occidente nei confronti della formazione di un Egitto islamista a causa dell’entrata sulla scena politica dei Fratelli musulmani, movimento assai influente malgrado sia sempre stato represso dal regime di Mubarak, Amr Moussa è categorico: “Il rischio islamista va scartato. Capisco la posizione dei paesi occidentali ma posso affermare che le loro analisi sono sbagliate.
Se a causa dell’apertura di Omar Suleiman nei confronti dei Fratelli musulmani l’Occidente assumerà nei nostri confronti una posizione di cautela e sospetto, questo sarà sicuramente un grave errore, un atteggiamento sbagliato che danneggerebbe gli interessi di entrambe le parti.”