Alessia e Livia, le due gemelline di sei anni scomparse da Saint-Sulpice (VD) dal 30 gennaio, “erano sul traghetto” per la Corsica assieme al padre, gettatosi la sera del 3 febbraio sotto un treno nella stazione di Cerignola-Campagna (Foggia). Lo ha indicato stamane il procuratore di Marsiglia, Jacques Dallest, citato dall’AFP. La conferma verrebbe da tra testimoni.

“Sappiamo da ieri – ha detto il procuratore in una conferenza stampa – da alcuni passeggeri del traghetto fra Marsiglia e Propriano (sud della Corsica, ndr) che l’uomo era con le bambine”.
Due passeggeri oltre alla vicina di cabina del padre e delle due gemelle sono i testimoni di cui ha parlato Dallest: “la vicina di cabina spiega di aver udito il pianto di un bambino in serata e che poco dopo ha visto le bambine. Una l’ha riconosciuta formalmente”. La stessa vicina di cabina a bordo del traghetto “Scandola” della Compagnia meridionale di navigazione (Cmn), ha aggiunto anche di aver “visto le due bambine nell’area giochi del traghetto”.

Le tracce delle due bambine si perdono però dopo la traversata, anche se un testimone di Propriano, “un anziano” – ha detto il procuratore – sostiene di “aver visto da lontano scendere a piedi un uomo e due bambini”. Non ha però saputo identificare Livia e Alessia.
Intanto oggi a Losanna si terrà un vertice degli investigatori italiani, francesi e svizzeri che indagano sulla scomparsa di Alessia e Livia. L’incontro, secondo quanto si apprende da fonti italiane, ha l’obiettivo di condividere tutte le informazioni raccolte finora per fare il punto dello stato delle indagini svolte nei tre paesi e di individuare le prossime mosse investigative che coinvolgeranno ancora sia la Svizzera, sia l’Italia e la Francia.