Dal Fondo monetario internazionale scatta l’allarme per il Giappone, paese alle prese con un forte indebitamento che potrebbe, a medio termine, rivelarsi insostenibile.

Secondo il vice direttore generale del Fondo, il giapponese Naoyuki Shinohara, il governo di Toko dovrà varare un piano di misure di contenimento, in quanto se continuerà la situazione di bilancio attuale vi saranno certamente dei problemi. Le dichiarazioni di Shinohara arrivano dopo i recenti tagli di rating da parte di Standard & Poor’s nei confronti del debito del Giappone, il cui governo è stato rimproverato di non aver predisposto per tempo un piano chiaro di contenimento finanziario.

Nel paese asiatico si sta espandendo la deflazione e un’economia debole non è in grado di aumentare i prestiti. Uno scenario che ha portato a un debito superiore al 200% del prodotto interno lordo, fra i più elevati al mondo.
Il premier Naoto Kan ha scelto come priorità la riforma della sicurezza sociale e del sistema tributario, ma i partiti all’opposizione rifiutano di avviare trattative in questo senso.

Non va bene nemmeno per le banche. Il sistema bancario del paese ha già incrementato le proprie riserve di capitale ma gli istituti di credito si trovano ancora confrontati con il calo della redditività e con rischi macroeconomici e finanziari, interni e a livello mondiale.