Lo scrittore e attivista libico Jamal al Hajji, autore di un appello su internet per manifestare contro il regime, è stato arrestato il 1 febbraio scorso a Tripoli con l’accusa di aver investito un uomo con la sua automobile.

Al Hajji ha doppia nazionalità libica e danese. Per Malcolm Smart, direttore di Amnesty per il Medio Oriente e l’Africa del Nord, l’incidente automobilistico è un ovvio pretesto. L’arresto è avvenuto poco dopo che l’uomo aveva messo in rete un appello a manifestare per chiedere maggiori libertà in Libia.
Amnesty International ha chiesto il suo rilascio immediato e senza condizioni.

Alcuni gruppi su Facebook, composti da diverse centinaia di membri, hanno lanciato da diversi giorni un appello a manifestare il 17 febbraio in Libia, sotto lo slogan del “giorno della collera”.

L'esempio degli altri paesi farà tremare il regime di Gheddafi?