Rapine nella zona di confine: Il Partito Popolare Democratico invita il Cantone e i Comuni a chiedere imperativamente alla Confederazione che le guardie di confine tornino a presidiare i valichi. La nuova modalità di impiego – secondo il PPD – non funziona.
Le guardie di confine devono inoltre temporaneamente spostare uomini e mezzi a sostegno dell’attività in Ticino.

Il PPD esprime oggi in un comunicato stampa grande preoccupazione per la serie di rapine commesse recentemente nelle zone di confine a sud del Ticino. A partire dal mese di giugno 2010, in otto mesi, sono state commesse tredici rapine a danno di distributori di benzina a ridosso della zona di confine.
L’attuale evoluzione impone per il PPD l’adozione di ulteriori misure da parte delle polizie (cantonale e comunali) e del corpo guardie di confine, e da parte di quest’ultimo la rimessa in discussione delle modalità d’impiego degli agenti sulla fascia di confine.

Suscita in particolare perplessità – scrive ancora il PPD – la preannunciata intenzione di non più presidiare nel corso della notte alcuni valichi importanti.
Il PPD invita dunque i Comuni di confine, sostenuti dal Governo cantonale, a chiedere imperativamente alla Confederazione di:
– modificare la strategia di impiego delle Guardie di confine, reintroducendo il presidio fisso 24 ore su 24 di tutti i valichi stradali, grandi e piccoli;

– bloccare ogni progetto di riorganizzazione dell’attività che comprende lo smantellamento di presidi fissi a vantaggio di impieghi mobili sul territorio;
– rafforzare, con ulteriori uomini e mezzi, il dispositivo attivo nella fascia di confine ticinese.

La situazione d’emergenza merita particolare attenzione da parte della Confederazione. Il corpo delle guardie deve rispondere attivamente in questo delicato momento adattando il proprio dispositivo di impiego alla situazione. Il presidio continuo e visibile dei valichi rappresenta una misura immediata e
praticabile.
Il PPD auspica parimenti che il Gran Consiglio approvi prima possibile la nuova Legge sulla Polizia che riconosce il ruolo strategico delle Polizie comunali (organizzate su base regionale) accanto alla Polizia cantonale, e che soprattutto crea migliori premesse di collaborazione strategica e operativa fra i corpi di polizia attivi
nel Cantone.
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