La ministra francese dell’Economia Christine Lagarde ha fatto sapere che Parigi si tiene a disposizione della giustizia egiziana per esaminare la situazione degli averi che l’ex presidente Mubarak e il suo entourage avrebbero depositato nelle banche francesi.

“Siamo a disposizione della giustizia egiziana così come siamo a disposizione di quella tunisina per eseguire ogni procedura al riguardo – ha dichiarato Lagarde in una conferenza stampa a Parigi.
“Siamo convinti che questa nostra procedura verrà seguita anche dagli altri paesi occidentali interessati – ha aggiunto – E’ d’altronde in programma (lunedì, ndr) al riguardo una riunione dei ministri europei delle finanze a Bruxelles.”

Si stima che nelle banche di Stati Uniti e Gran Bretagna Mubarak e il suo clan abbiano depositato una cifra molto vicina ai 70 miliardi di dollari. Domenica, il ministro britannico del Commercio Vince Cable aveva osservato che “è necessaria un’azione internazionale concertata attorno ai beni depositati nelle banche estere dall’ex presidente egiziano. Non ha senso che ogni paese blocchi i fondi singolarmente.”
Il governo svizzero aveva ordinato alle banche di bloccare i fondi di Hosni Mubarak, della sua famiglia e dei vertici dell’ex regime (circa 3.6 miliardi di franchi) un’ora dopo che era giunta alla stampa internazionale la notizia delle dimissioni di Mubarak.
A gennaio la Confederazione aveva bloccato i fondi dell’ex presidente tunisino Ben Ali e quelli dell’ex capo di Stato della Costa d’Avorio Laurent Gbagbo.