È partito tutto dall’Algeria: giovani manifestanti contro la disoccupazione, la povertà e la disuguaglianza, chiedendo la liberazione di regimi corrotti e autoritari. Tutto ciò ha causato di conseguenza la caduta del dittatore tunisino Bin Ali, ed il vento del mar Mediterraneo si sta espandendo, andando a toccare anche l’Egitto. Ma cosa sta succedendo e perché?

Il cambiamento avviene sotto ai nostri occhi, a cominciare dalla data 09 marzo 2003, quando gli americani hanno utilizzato uno strumento di democrazia molto brutto, costoso e violento, devastando l’Iraq con la forza militare uccidendo tantissime persone, liberando il paese dall’ex dittatore Saddam Hussein e portando il paese ad una democrazia debole, che ancora oggi non c’è. Invece in Tunisia e in Egitto, con la nuova tecnologia di Internet, il cambiamento è avvenuto in modo non costoso, coerente e visibile.

Un cambiamento che sta avvolgendo altri paesi nel Medio Oriente, specialmente paesi Arabi, di cui i popoli sono schiacciati dalla schiavitù, dall’ ingiustizia e dalla povertà, popoli che sono stati umiliati, disuguagliati e avviliti dai dittatori corrotti, malati di egoismo, pazzia per il potere e l’opulenza patrimoniale. L’uomo è nato con l’ambizione per il potere e per il avere tutto, l’importante è che queste cose non diventino un’ ossessione che porti a fare di tutto per averle. Come ad esempio dei leader in paesi arabi, che sono disposti a collaborare con i diavoli e di andare contro gli interessi del loro paesi solo per restare al potere. Il sostenimento da un dittatore all’ altro si è dimostrato ben chiaro quando Gaddafi ha sostenuto Bin Ali e il re dell’Arabia Saudita al Mubarek.

Come mai questi leader sono sostenuti dai governi potenziali? E come mai dopo 20 o 30 anni si scopre che sono dittatori e bisogna rispettare la scelta del loro popolo? I governi occidentali hanno cercato di mantenere saldo il vecchio concetto, secondo cui una democrazia è accettabile fintanto che si adatta ad obiettivi economici e strategici. Però quando questa democrazia comincia a minacciare i loro interessi, iniziano a sostenere il rigime ignorando la volontà del popolo ed il principio della democrazia. Per non perdere la loro faccia questi governi sono costretti ad accettare la realtà e la volontà di cambiamento di questi popoli, accettare magari una democrazia con governi islamici moderati con cui si può collaborare a combattere l’estremismo religioso guardando l’esempio del governo moderato Iracheno e l’esempio turco in Turchia.

Se la paura dei governi occidentali è che l’Islam radicale prenda il potere in quei paesi, e diventi una possibile minaccia per l’occidente, -anche se non ci credo che questi radicali prendono il potere, prendendo d’esempio l’Iraq dove c’e già un governo islamico moderato alleato con l’occidente- allora come mai questi governi sostengono un governo molto radicale come l’Arabia Saudita? Qui gli interessi economici e strategici sono molto più grandi del concetto della democrazia e la volontà dei popoli di essere liberi dalla schiavitù, dalla persecuzione e dall’ iniquità.

Il rispetto dell’ umanità deve essere effettivo ovunque: in America, in Europa, in Medio Oriente, e solo con il dialogo si possono trovare soluzioni anche con i radicali.
Prendiamo la Svizzera, il dialogo, la convivenza e il rispetto tra le varie culture Svizzere (Italiana, Francese, Tedesca e Romancia) imparare a convivere insieme, decidere, rispettare ed amare il proprio popolo, in questo caso pongo questa domanda;

Come mai un paese piccolo come la Svizzera è diventato un esempio d’amore, rispetto e diritti umani? La risposta è che la responsabilità della gente verso questa umanità, l’intelligenza di questo popolo e l’amore per la propria terra, i principi di Guglielmo Tell che si trovano in ogni singolo cittadino Svizzero, tutto ciò ha fatto diventare la piccola Svizzera GRANDE con i suoi valori. Vale la pena creare un organizzazione Svizzera o Ticinese della democrazia e della libertà che avrà il compito insieme ai nostri politici di aiutare gli altri paesi che hanno difficoltà di ordine politico e di portare avanti l’esempio Svizzero e insegnare i suoi fondamenti in tutte le lingue e in tutti i paesi che hanno bisogno di essere liberi, rispettosi della dignità umana e dei grandi valori. Sarebbe auspicabile che tutti gli altri paesi imparassero dal nostro e adottassero questo modello di convivenza, i valori giusti della umanità e il rispetto della persona e dei suoi diritti.

Ziwamil Kareem, Candidato PPD al Gran Consiglio