Il Municipio di Chiasso ha deciso di scrivere ai responsabili dell’Ufficio federale della migrazione di Berna, e al Cantone, per esternare le proprie preoccupazioni sulle notizie che giungono incessantemente tramite i mass media ed i principali giornali italiani, sull’emergenza insorta a causa della fuga di moltissimi cittadini tunisini dal proprio Paese, i quali si sono riversati a migliaia sull’isola di Lampedusa.

Il Ministro italiano Maroni ha ribadito i suoi forti timori dichiarando a più riprese che la situazione italiana è già ora insostenibile.
“La posizione di Chiasso sul confine di Stato – scrive il Municipio – ci rende particolarmente attenti all’evoluzione dei frangenti politici, soprattutto nell’ipotesi di mancanza, sia di provvedimenti, sia di disposizioni precise ed efficaci, che se prese per tempo potrebbero contribuire a contenere le ripercussioni del fenomeno”.

Centro d’accoglienza di Chiasso già oggi al completo

La Cf Simonetta Sommaruga, in una sua recente visita ha potuto constatare personalmente come il centro sia occupato al 100% delle sue capacità. Il Municipio di Chiasso chiede di mettere in allarme preventivo tutti gli altri Comuni del Distretto e del Cantone, nessuno escluso, in vista di una riapertura dei loro locali della protezione civile, senza escludere misure straordinarie, quali ad esempio l’apertura delle
caserme, a scopo di accoglienza.

Chiasso chiede alle autorità svizzere di intervenire con maggiori controlli sul territorio, prevedendo disposizioni particolari per l’accoglienza di un considerevole numero di queste persone, che faranno appello
alla possibilità di chiedere asilo e/o accoglienza umanitaria, in considerazione della forte tradizione di solidarietà che contraddistingue il nostro Paese.

Secondo il Municipio della città di confine va fatto tutto il possibile per affrontare un evento che, col perdurare e proliferare delle rivolte nei Paesi del Magreb, (v. Egitto, Algeria, Yemen, ecc.), potrebbe assumere dimensioni impressionanti.