I Verdi del Ticino propongono undici misure per ridurre disagi e sostenere l’economia del cantone durante la chiusura della galleria.

Discutere solo di raddoppio – scrivono i Verdi del Ticino – impedisce di considerare altre soluzioni che sono invece da pensare nel caso in cui l’ipotesi di seconda canna venisse bocciata dalle camere federali o dal popolo svizzero in caso di votazione. Proprio per questo i Verdi del Ticino propongono a Doris Leuthard, in una lettera indirizzatale la settimana scorsa, undici misure suddivise nei seguenti ambiti:

Accertare le conseguenze economiche della chiusura
Grazie a uno studio che faccia chiarezza sulle conseguenze economiche del risanamento del Gottardo, sarà possibile identificare le misure da adottare per minimizzare l’impatto. I Verdi chiedono alla Confederazione di finanziare energiche misure di compensazione che, verosimilmente costerebbero molto meno rispetto alla costruzione del secondo tubo).

Rivedere la gestione e durata dei lavori
I Verdi sono convinti che i tempi di risanamento possano essere ridotti, grazie a modifiche tecniche oppure al potenziamento del personale sul cantiere. I Verdi chiedono una durata massima di duecento giorni complessivi ma suddivisi in periodi brevi, in inverno, tra il 2020 e 2030.

Nuove tecnologie per il trasporto merci su ferrovia
Il sostegno di 50 milioni al progetto di polo tecnologico ferroviario (progetto RailValley: vedi comunicato stampa del 25 gennaio 2011) permetterà un trasferimento del traffico merci nazionale dalla strada alla ferrovia in modo economico, sicuro e duraturo e non solo durante la fase dei lavori. Inoltre saranno create centinaia di posti di lavoro di qualità in una regione particolarmente colpita dagli accordi bilaterali.

Sostenere il turismo ticinese
Altre misure concernono un sostegno concreto al turismo ticinese durante i periodi di chiusura, forti sconti sul trasporto pubblico da e per il Ticino, il potenziamento delle auto Mobility alle stazioni ticinesi e servizi navetta efficienti per auto tra Göschenen e Airolo.

Far sentire la voce ticinese a Berna
I Verdi s’impegneranno per convincere il Consiglio Federale e i rappresentanti del popolo a Berna che la chiusura del San Gottardo va considerata con la dovuta attenzione e va gestita in modo da minimizzare i danni all’economia ticinese senza però porre le basi per consegnare l’asse del San Gottardo ai bisonti di mezza Europa.