A nove giorni dal terremoto che ha devastato la città neozelandese di Christchurch, le autorità hanno formalmente abbandonato la ricerche di sopravvissuti.
“Più passa il tempo e più si riduce la possibilità di trovare sopravvissuti. Purtroppo vi è un punto in cui l’azione passa dalla ricerca dei sopravvissuti a quella dei corpi. Abbiamo raggiunto quel punto – ha dichiarato in conferenza stampa il responsabile della protezione civile John Hamilton.
Il bilancio ufficiale delle vittime è salito a 161 morti ma basandosi sul numero dei dispersi le autorità ritengono che arriverà a 240.

La ricostruzione di Christchurch, colpita il 22 febbraio dalla tremenda scossa di terremoto di 6.3 gradi sulla Scala Richter durerà almeno 10 anni, hanno indicato giovedì le autorità cittadine.
Un terzo del centro cittadino, dove si trova la maggior parte degli uffici, delle banche e delle amministrazioni, è stato distrutto: passeranno mesi prima che le attività potranno riprendere normalmente.
Tra settembre e ottobre in Nuova Zelanda vi sarà la Coppa del Mondo di rugby e diverse partite sono state programmate a Christchurch. Il premier neozelandese John Key ha assicurato che verrà fatto il possibile affinchè le partite vengano mantenute in città. Dato che alberghi e ostelli sono stati distrutti dal sisma, per ospitare la massa di tifosi che si riverserà nelle strade della città Key ha suggerito di ospitarli su navi da crociera prese a prestito.