Il 13 giugno scorso la notizia del maxi risarcimento alla Libia, con il versamento di 1,5 milioni di franchi, bloccati su un conto germanico aveva fatto il giro della Svizzera.
Inizialmente smentita, prima dal Consiglio di Stato ginevrino, in seguito anche dalla Consigliera federale Micheline Calmy Rey che il 16 giugno all’ ATS dichiarava di non aver mai sentito parlare della questione, attribuendo alla notizia un possibile “errore di traduzione”.


In seguito la notizia aveva trovato conferma da più parti ed era stata inserita nel piano d’azione concluso tra Berna e Tripoli per risolvere la crisi tra i due paesi. I soldi erano destinati a facilitare la liberazione di Max Göldi (riscatto?) e quale “compensazione” nella vicenda della pubblicazione delle foto segnaletiche di Hannibal Gheddafi da parte della “Tribune de Genève”. Hannibal, secondo i giudici, era stato “ingiustamente” incolpato di aver percosso la coppia di inservienti alle sue dipendenze.


Fortunatamente la vicenda degli ostaggi si era conclusa con il rientro in patria anche di Max Göldi, dopo che il primo ostaggio, Rachid Hamdani, era già stato liberato e aveva fatto rientro in Svizzera.
Dopo le prime smentite il DFAE aveva poi confermato che l’importo versato dalla Confederazione sotto forma di una “compensazione” di 1,5 milioni di franchi era prevista nell’accordo ratificato tra Berna e Tripoli “sulla base di stime e di calcoli precedenti”.
Il giallo che allora aveva incuriosito era il fatto che Tripoli affermava nel giugno 2010 di aver già ricevuto una somma complessiva di 1,5 milioni di euro, vale a dire circa 2 milioni di franchi.

Per il DFAE l’accordo era che i soldi sarebbero serviti a scopi umanitari.
L’importo era poi stato effettivamente trasferito a metà 2010 su un conto libico dalla mediazione tedesca, “con il nostro accordo”, conferma il DFAE.
A quel momento, si poteva infatti presumere che il o la responsabile della divulgazione delle foto segnaletiche di Hannibal Gheddafi, non sarebbe stato identificato.
Era stato pattuito che i soldi sarebbero stati utilizzati da Hannibal Gheddafi a fini umanitari – aggiungono i servizi di Micheline Calmy-Rey!