Sarebbero piu’ di duecento le persone rimaste uccise nella furiosa battaglia tra insorti e lealisti per il controllo di Zawiyah, strategica citta’ a poche decine di chilometri a sud-ovest di Tripoli: lo hanno reso noto fonti mediche locali, citate da Al Jazeera.

“Ci sono carri armati dappertutto e stanno aprendo il fuoco sulle case – ha detto uno degli abitanti della cittadina, raggiunto telefonicamente da Bengasi, roccaforte dell’insurrezione – Ne ho appena visti sette accelerare sotto alle mie finestre e il bombardamento prosegue senza sosta. Pregate per noi.”
Secondo un sito web vicino agli insorti, a Zawiyah sarebbero almeno 40 i mezzi corazzati che hanno sparato sui civili. Un ufficiale delle forze fedeli a Muammar Gheddafi ha dichiarato che i ribelli assediati non hanno via di scampo.

Diversi testimoni hanno confermato che i militari governativi e i mercenari loro alleati hanno giustiziato in pubblico parecchi feriti, il cui numero sembra ormai incalcolabile. I miliziani dell’opposizione sarebbero riusciti a catturare diversi soldati lealisti e mercenari originari dell’Africa sub-sahariana, ma è tra le file dei rivoltosi che si registrano le maggiori perdite, tra cui molti civili. I ribelli sarebbero riusciti a respingere un assalto nel centro cittadino sferrato simultaneamente da non meno di 25 mezzi corazzati.
Dopo aver aperto il fuoco sulle abitazioni, i carri armati delle forze lealiste che hanno invaso le strade di Zawiyah hanno bombardato una moschea dove si erano rifugiati centinaia di civili.

Ieri il regime aveva rivendicato la presa di Zawiyah, salvo poi dover riconoscere, seppure tra ammissioni anonime e smentite, che rimanevano numerose sacche di resistenza.
Malgrado la pesante repressione, le forze ribelli continuano nella loro avanzata verso ovest e dopo aver conquistato la cittadina costiera di Bin Jawad puntano su Sirte, la citta’ natale di Muammar Gheddafi.