Sul piano giuridico continua la battaglia attorno alle capsule di caffè che oppone Nespresso a Denner. Sconfessata dai tribunali del commercio di San Gallo e Zurigo, Nespresso intende ricorrere presso il Tribunale federale.

«Nespresso ha deciso di continuare la difesa della sua proprietà intellettuale. Un ricorso è dunque in preparazione – ha dichiarato sabato sul quotidiano romando La Liberté Pascal Hottinger, direttore generale di Nespresso Svizzera.
Il Tribunale del commercio di Zurigo e quello di San Gallo hanno respinto nelle scorse settimane le accuse che Nestlè e Nespresso avevano depositato contro Denner. La multinazionale di Vevey e la sua filiale ritengono che Denner e il suo produttore di capsule di caffè, la Alice Allison, abbiamo violato il loro brevetto producendo e vendendo capsule compatibili con le macchine di caffè della Nespresso.

I vertici della Nespresso si dicono convinti della loro buona fede e precisano che prima di inoltrare ricorso al Tribunale federale dovranno valutare se l’opzione giuridica potrebbe danneggiare la società a livello di immagine, soprattutto considerando che nel 2012 arriveranno a scadenza brevetti importanti e sul piano giuridico la situazione sarà diversa.
La società conferma che non intende apportare modifiche tecniche alle sue macchine per rendere possibile unicamente l’uso delle sue capsule. L’opzione esiste ma attualmente non fa parte della politica dell’azienda. Nespresso non è sulla difensiva, preferisce orientarsi sull’innovazione, sull’offensiva e soprattutto sulla cura della qualità del caffè.

Con le sue capsule sulle quali può imprimere la scritta « compatibile con le macchine Nespresso » Denner è uno dei concorrenti diretti di Nespresso, ma non è l’unico. Ci sono anche il gruppo americano Sara Lee e il gruppo svizzero Ethical Coffee Company (attivo in Francia ma pronto ad entrare nel mercato svizzero). Un trio convinto di aver trovato il modo di aggirare i brevetti depositati da Nestlè.

(Fonte: La Tribune de Geneve)