La fusione del nucleo del reattore comporta la dispersione di un’elevata quantità di radioattività: un’ipotesi mai verificatasi nella storia del nucleare civile (a Three Mile Island, nel 1979, si verifico’ la fusione ma la cupola di cemento del reattore rimase perfettamente integra); mentre a Chernobyl non si arrivò alla fusione del nucleo.

Le barre di combustibile del reattore due della centrale di Fukushima sono di nuovo completamente esposte “indicando la situazione critica di un inizio di fusione del nucleo. Lo riporta la Tepco, il gestore dell’impianto giapponese, secondo quanto riporta Kyodo News.

Le barre del reattore numero due dell’impianto atomico di Fukushima-Daiichi erano già rimaste completamente esposte all’aria per due ore e mezzo perché una pompa antincendio che versava l’acqua del mare nel reattore per raffreddarlo e’ rimasta a corto di carburante. Il livello dell’acqua più tardi era stato recuperato e l’acqua era tornata a coprire la parte inferiore delle barre di combustibile per 30 centimetri.

17 militari americani contaminati dalle radiazioni

La radioattività è stata captata al termine delle missioni che questi militari stavano svolgendo a bordo di tre elicotteri, proveniente dalla portaerei americana Ronald Reagan. Tutti sono stati immediatamente soccorsi, si sono lavati a fondo e le loro divise sono state distrutte. La portaerei che era all’ancora a circa 100 miglia al largo del Giappone, esattamente a 100 miglia a nord della centrale nucleare di Fukushima, dove si sono avute le esplosioni e le conseguenti perdite di radioattività.