Alla vigilia delle prime prove ufficiali, le dichiarazioni a mezzo stampa del cavallino rosso erano tutte improntate al massimo ottimismo. Dopo la prima sessione di prove libera la Gazzetta titolava. “Le libere fanno felice Alonso”. Oggi dopo il tempone di Vettel, felice lui felice tutti!

Numerosissime le novità, anche discutibili, introdotte in questa stagione nel circus della formula uno. A partire dal ritorno sulle vetture del KERS, acronimo di Kinetic Energy Recovery System (Sistema Cinetico di Recupero dell’Energia), un sistema ibrido che recupera l’energia termica che altrimenti verrebbe dissipata durante la fase di decelerazione e frenata e la trasforma in energia meccanica, garantendo così prestazioni del motore più elevate ed un minor consumo di carburante. Ovviamente la FIA ha imposto dei limiti sul recupero di energia che si otterrà con questo sistema, che non deve superare i 58 kW, mentre l’energia che sarà rilasciata non deve essere maggiore di 400 kJ per giro. Il KERS era stato introdotto nel 2009, poi tolto nel 2010, torna quest’anno per tutti e dovrebbe garantire altra velocità extra alle monoposto.

Le gomme.
Rientra la Pirelli in F.1 e come da richieste specifiche ha progettato degli pneumatici che consentiranno una durata massima di una ventina di giri, studiati proprio per garantire più spettacolo e il degrado veloce riscontrato nei test andrebbe esattamente in questa direzione.

Alettone mobile.
Una delle altre novità che ha fatto molto discutere, è l’ala posteriore mobile. Scopo principale favorire i sorpassi ma unicamente a determinate condizioni. Il primo problema nasce dall’ennesimo pulsante che i piloti saranno obbligati a manovrare, fra poco di questo passo occorreranno tre mani per guidare una F1. L’ala posteriore mobile, da cui dipende larga parte della capacità di penetrazione dell’aria, soprattutto in rettilineo, potrà essere inclinata solo dopo i primi due giri. Ma l’impiego dovrà avvenire solo quando un controllo elettronico – comandato dai box – avviserà il pilota che si trova a meno di un secondo dalla vettura che lo precede e solo in alcuni punti predeterminati della pista.

Primo Gran Premio Vettel svetta su tutti.

Il campione del mondo ricomincia da dove si era fermato, conquistando la prima pole stagionale con un tempo di 1’23”529 rifilando 8 decimi al secondo, Lewis Hamilton su McLaren, che chiude con 1’24″307. In seconda fila Mark Webber (Red Bull) 3° con 1’24”395 e Jenson Button (McLaren) 4° 1’24”779.

Il ferrarista Alonso deve accontentarsi del quinto tempo staccato di ben 1”445. Massa partirà dalla quarta fila avendo realizzato l’ottavo tempo ma a più di due secondi da Vettel, insomma un vero abisso.
Lo svizzero Buemi partirà dalla quinta fila.

Certo le gare poi sono un’altra cosa, ma se queste sono le premesse, per i team rivali della Red Bull c’é poco da stare tranquilli.