– Ticinolive.ch non assume responsabilità per i contributi della rubrica “Ospiti”, che non rispecchiano né il pensiero né l’orientamento editoriale della Redazione.

Vi sono determinati valori che dovremmo sempre tener presenti nei diversi momenti della vita sociale,al fine di poter convivere insieme, nel rispetto dei diritti e dei doveri degli uni e degli altri.

Mi vorrei soffermare su uno di questi valori importanti: il rispetto.
Il rispetto nella nostra società è un valore applicabile in tutte le situazioni della vita: a scuola, in strada, al lavoro, nella natura, il rispetto dell’Autorità, delle credenze religiose e della libertà anche di non credere, insomma il rispetto è un esempio di quei valori che nella vita sociale in generale dovrebbe far parte di noi.
Oltre alla famiglia, anche la Scuola è uno dei canali principali per trasmettere questo valore: il rispetto verso i compagni, il docente, la materia, ma anche il rispetto del vivere in comunità fra persone di origini differenti sia nei modi di pensare, che di vivere e di vestire, sempre che questi comportamenti non offendano i nostri valori, le nostre tradizioni, le nostre credenze religiose, i nostri usi e costumi.

Se ci fosse più rispetto probabilmente vivremmo meglio, in serenità e in pace.
Personalmente, ripensando al mondo della Scuola, dalla quale sono uscita da poco, auspico un ritorno ad una Scuola più severa, oltre che di qualità e soprattutto auspico l’insegnamento non solo delle materie scolastiche, ma anche dell’educazione e del rispetto.

Il compito dei docenti è diventato sempre più importante, delicato e gravoso. Infatti, spesso essi sono confrontati con situazioni ed episodi di maleducazione e mancanza di rispetto in classe. Occorre un maggior sostegno al lavoro educativo di tutti coloro che collaborano nell’ambito dell’insegnamento, dei docenti in particolare (sostegno non necessariamente finanziario) nella rivalutazione della loro funzione, (vedi anche programma PLRT 2011-2015).

Il sostegno ai docenti non implica per forza maggiori costi, si tratta spesso di applicare una maggiore severità, un maggior rigore e dare un maggior peso all’insegnamento della Educazione sia civica che comportamentale nell’ambito della vita sociale.

La famiglia ha indubbiamente un ruolo fondamentale nell’insegnamento del rispetto e della buona educazione, ma oggi a volte la famiglia è assente sotto questo punto di vista. In aiuto vengono, oltre alla Scuola, anche le attività extrascolastiche organizzate da associazioni sportive, ricreative, musicali,… Associazioni presso le quali i giovani possono riunirsi, interagire e occupare in modo sano il proprio tempo libero.

Forse avrò una visione superata e utopica, ma ostinatamente auspico un ritorno alla buona Educazione anche nelle situazioni più normali, ad esempio quando un anziano sale sull’autobus, il giovane gli cede il suo posto. Un tale comportamento da noi oggi è difficile da vedere, e invece significherebbe un piccolo grande cambiamento di mentalità, un ritorno a quella sana e buona Educazione Pensiamoci, basta poco.
Yvonne Ballestra Candidata PLR al Gran Consiglio