Il giornale francese Le Nouvel Observateur, in edicola il 14 aprile, ha pubblicato la tipologia degli utenti di Facebook. Sei tipologie principali in cui dovrebbe riconoscersi la maggior parte dei circa 600 milioni di adepti del Social Network.

Il pazzo furioso
Questa tipologia indica chi (e sono tanti) passa ore ad arricchire profilo e sezione con fotografie, messaggi e video, il tutto postato alla velocità della luce. Scandaglia quotidianamente ed a intervalli regolari i profili di tutti i suoi amici per lasciare commenti, cliccare “mi piace” e fare gli auguri di buon compleanno. Per non apparire scortese accetta tutte le richieste di amicizia, senza eccezioni.

Il Glasnost
Questa tipologia si applica a coloro che (e sono tanti pure questi) raccontano tutto quello che fanno ogni santa ora di ogni santo giorno. La trasparenza dell’esistenza è il loro credo. I glasnost sono micidiali e quelli più pericolosi sono di gran lunga le donne incinta, per la quantità allucinante di informazioni e di materiale visivo con cui intasano le proprie pagine e quelle altrui.

Il guardone
Il guardone passa il tempo a ficcare il naso nei profili altrui ma sul suo rilascia pochissime informazioni. La sua gioia massima è infilare commenti a scrocco nelle conversazioni altrui, soprattutto in quelle dove non è invitato. E’ onnipresente, un vero incubo.

Il control-freak
Questa tipologia include i depressi dell’esistenza, i paranoici. La loro frase preferita, che mandano a tutti gli amici almeno una volta alla settimana, è “attenzione a cosa scrivete su Facebook”. Hanno diversi profili, creati per sviare il nemico (che vedono ovunque). Il loro passare da un’identità all’altra alla fine li logora e prima o poi si tradiscono. Scoperti, vengono messi al bando e questo acuisce ancora di più paranoia e depressione.

Il personal-brander
Questa tipologia si vanta di aver seguito un corso di Personal Branding per gestire al meglio la sua immagine su Facebook (solo lì, perché poi nella vita reale è un altro discorso). La sua specialità è il marketing di sé stesso. Posta le foto migliori, i commenti più spiritosi, non è troppo invadente, si registra su tutti i social network del web … un tipo noioso.

L’impegnato
Il suo interesse è la presenza “intelligente” su Facebook. Per questo apre e gestisce diversi gruppi su discussioni e temi seri (contro il razzismo, a favore delle foreste, contro il nucleare, per la liberalizzazione delle droghe, ecc.). Fa girare petizioni e chiede l’impegno di chiunque. Fa esposti quotidiani sulle rivoluzioni nel mondo arabo e propone soluzioni per ripulire l’aria contaminata dalla radioattività. Da evitare.