I risultati del test sugli attraversamenti pedonali del Luganese dello scorso anno hanno determinano non pochi motivi di preoccupazione. Anche se l’insieme dei risultati si situavano in una buona media, alcuni attraversamenti non hanno superato il test evidenziando criticità alle quali non è stato posto ancora rimedio.
Sebbene il Cantone abbia stanziato nella scorsa legislatura dei fondi per interventi di miglioria, sono ancora diverse le situazioni da rendere più sicure e più comprensibili ai pedoni.
La Sezione Ticino del TCS continuerà anche quest’anno a monitorare gli attraversamenti pedonali, soprattutto quelli posti in luoghi sensibili e molto frequentati.

Il TCS, assieme agli esperti di Eurorap, eseguirà poi tutta una serie di test di passaggi pedonali nel Locarnese (Ascona, Losone, Locarno, Muralto e Minusio) e saranno controllati dal punto di vista della manutenzione e della visibilità gli attraversamenti nel resto del Sopraceneri.
Lo scopo finale di queste verifiche è di aumentare il livello di sicurezza delle situazioni più critiche e allinearle con quelle più sicure. Molto spesso, anche attraversamenti ben disegnati e realizzati, sono poi penalizzati dalla mancanza di manutenzione o da cambiamenti della situazione iniziale.

L’accessibilità dev’essere garantita a tutti gli utenti, specie alle persone in carrozzella, sorde o ipovedenti, ovunque per evitare che gli stessi siano costretti a comportamenti poco sicuri al di fuori delle aree consentite. Inoltre, la visibilità è importante in tutte le condizioni di luce: pieno sole, di notte, condizioni meteorologiche avverse. La segnaletica orizzontale deve assicurare maggiore durevolezza e migliori prestazioni in termini di aderenza. Le temporizzazioni dei semafori pedonali devono garantire sufficienti fasi di verde e di transizioni, limitando i tempi di attesa. Le soluzioni con l’avanzamento dei marciapiedi pedonali per migliorare la visibilità pedone-conducente e viceversa devono essere incoraggiate.

Particolare attenzione sarà data alla manutenzione sovente scarsa o irregolare; alla bassa accessibilità con poche rampe e pochi percorsi tattili; alle piste ciclabili poste sui marciapiedi che creano condizioni difficili per il pedone; all’abolizione completa della segnaletica orizzontale e verticale d’indicazione degli attraversamenti pedonali nelle zone 30; alla lunghezza dell’attraversamento (da marciapiede a marciapiede); ai punti di conflitto pedone/veicolo; alla presenza e alla dimensione delle isole pedonali salvagente; alla distanza di visibilità, cioè la distanza necessaria al conducente per individuare la presenza di un pedone in attesa di attraversare l’incrocio e al controllo delle misure legali.