Era stata rubata e poi ritrovata rotta in tre pezzi nel 2009. Ora l’insegna originale “Arbeit macht frei” che campeggiava all’entrata del lager nazista di Auschwitz-Birkenau (nel sud della Polonia) è stata riparata, ha comunicato mercoledì Piotr Cywinski, direttore del museo di Auschwitz.

Il prezioso reperto storico verrà portato nel museo, mentre sopra l’entrata rimarrà l’insegna che era stata montata in sostituzione di quella rubata, due anni fa. Il furto era stato considerato un attacco simbolico contro la memoria dell’Olocausto – ha dichiarato Cywinski in una conferenza stampa. L’insegna era considerata un oggetto di enorme valore storico, lo slogan della propaganda totalitaria e un avvertimento contro la follia del nazionalismo, del razzismo e dell’antisemitismo.
L’iscrizione in metallo di circa cinque metri di lunghezza era stata rubata il 18 dicembre 2009 e ritrovata dopo poco tempo, rotta in tre parti. Il furto aveva suscitato vive reazioni soprattutto in Polonia, in Israele e nelle comunità degli ex deportati. I ladri, cinque neo nazisti polacchi, erano stati identificati ed arrestati con condanne sino a tre anni di prigione per furto e degrado del patrimonio mondiale dell’Unesco.