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Negli scorsi mesi sono iniziati i lavori di realizzazione dei ripari fonici sulla tratta ferroviaria confinante con il comune di Capolago. Ripari che, se da un lato proteggono dai rumori generati dal traffico ferroviario, dall’altro modificano sensibilmente il territorio attraverso l’edificazione di un vero e proprio muro che separa la strada dal paesaggio circostante.

Premesso che i ripari erano da tempo attesi ed auspicati dalla popolazione, lascia tuttavia perplessa la scelta strutturale, in particolare sui materiali. In questi casi viene generalmente ricercato un compromesso fra riduzione dell’inquinamento fonico e tutela del paesaggio, ed è proprio su questo aspetto che i ripari di Capolago disattendono le aspettative di buona parte della popolazione e delle autorità politiche locali.

Infatti l’impatto che l’opera ha sul territorio risulta poco integrata ed eccessivamente invasiva in quanto preclude la vista dalla strada del paesaggio circostante (Golfo del lago Ceresio, Monte San Giorgio che è patrimonio dell’Unesco, nonché l’altra sponda del lago con il comune di Riva San Vitale).
Proprio per i motivi sopra elencati gli attuali ripari non sono graditi dalla cittadinanza tanto da spingere il Comune di Mendrisio ed il Comune di Riva San Vitale a chiedere alle competenti autorità (Ufficio federale dei trasporti) di intervenire alfine di migliorare l’opera. Inoltre la locale sezione PLR di Mendrisio, l’associazione ALRA (Associazione Liberale Radicale per l’Ambiente) e l’associazione “Cittadini per il territorio” hanno organizzato una petizione con lo scopo di rimpiazzare l’opera con alternative di minor impatto paesaggistico ed ambientale.

Va specificato che l’allora comune di Capolago, ora quartiere di Mendrisio, aveva richiesto particolare attenzione relativamente all’aspetto paesaggistico approvando infine il progetto (dopo una prima opposizione) auspicando tuttavia che il risultato finale fosse ben integrato nell’urbanistica comunale. Va inoltre osservato che la mancata posa di prove statiche con modelli in scala 1:1 non ha permesso di visualizzare sul terreno quanto ideato su carta, impedendo alla popolazione di meglio comprendere l’effetto finale, se ciò fosse avvenuto si sarebbe probabilmente evitato l’attuale malcontento.

In considerazione anche dell’importanza che la tutela del paesaggio riveste non solo nei confronti della popolazione locale ma anche per i visitatori ed i turisti del Mendrisiotto chiediamo al Lodevole Consiglio di Stato quanto segue:

1. Come valuta il Consiglio di Stato il progetto dei ripari fonici di Capolago per quanto attiene sia gli aspetti tecnici che estetici, alla luce di quanto sinora realizzato in particolare per quanto attiene la scelta dei materiali di costruzione?

2. Il Consiglio di Stato intravvede delle possibilità atte a trovare soluzioni meno invasive e meglio accolte dalla popolazione locale per quanto concerne la posa dei ripari?

3. Non ritiene che un’opera di tale natura possa essere penalizzante anche per il turismo regionale?

4. La gestione del territorio è uno dei tasselli fondamentali per una crescita sana, rispettosa del paesaggio e dell’ambiente nel nostro Cantone. Il Consiglio di Stato ritiene soddisfacenti, sotto un profilo di efficacia tecnica, di estetica paesaggistica e di impatto ambientale i vari progetti (e cantieri) previsti in ambito ripari fonici su tutto il comprensorio Cantonale? Se no, non ritiene sia il caso di intervenire con le autorità federali per evitare un’eccessiva deturpazione del paesaggio e che casi come quello di Capolago abbiano a ripetersi?

Per il PLR
Samuele Cavadini
Alessandro Del Bufalo
Matteo Quadranti
Corrado Solcà