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Un gruppo di associazioni delle vittime di preti pedofili ha depositato martedì presso la Corte penale internazionale dell’Aja un ricorso in cui accusa Papa Benedetto XVI, il cardinale Tarcisio Bertone e altri esponenti della gerarchia ecclesiastica del Vaticano di crimini contro l’umanità per aver coperto i prelati colpevoli di abusi su minori.

Snap, un’organizzazione statunitense che riunisce le vittime di abusi sessuali attuati da religiosi cattolici, ha presentato insieme all’organizzazione per i diritti umani Center for Constitutional Rights un dettagliato fascicolo di circa 20mila pagine al tribunale dell’Aja per dimostrare che il Vaticano continua a tollerare e a proteggere i preti che commettono abusi e molestie su minori.
Il fascicolo è stato portato all’Aja direttamente da membri del Snap provenienti da Stati Uniti, Germania, Olanda e Belgio, quattro paesi direttamente toccati dallo scandalo dei preti pedofili.

Papa Ratzinger non è nuovo a questo genere di accuse. Lo scorso febbraio due avvocati tedeschi si erano anche rivolti alla Corte penale internazionale dell’Aja per accusare Benedetto XVI di “guidare un regime mondiale totalitario di coercizione, che sottomette i propri membri attraverso minacce terrificanti e pericolose per la salute, di adesione a un divieto mortale dell’uso di preservativi, anche quando esiste il pericolo di infezione dell’Hiv-Aids e della costituzione e il mantenimento di un sistema mondiale di copertura di crimini sessuali commessi da preti cattolici e il loro trattamento preferenziale, che aiuta sempre a nuovi crimini.”