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Mattino della domenica del 2 ottobre: Lugano, o moltiplicatore al 65% o niente aggregazioni.
Questa la condizione che Giuliano Bignasca mette per la fusione di Lugano con i comuni di Bogno, Certara, Cimadera, Valcolla, Sonvico e Cadro, la cui votazione consultiva è in programma il prossimo 20 novembre
.

Bignasca non accetta di considerare una diminuzione del moltiplicatore unicamente dal 72.5% al 70%. La ritiene insufficiente e sostiene che un ulteriore abbassamento sia fattibile, che i soldi per scendere al 65% ci sarebbero se si risparmiassero i milioni impiegati inutilmente in ambito culturale, in alcuni settori amministrativi cittadini e se venissero ridotti i costi per le installazioni informatiche.
L’alternativa è che “la Lega si metterà di traverso sulle aggregazioni comunali, perchè se la Città non può permettersi di concedere questo doveroso sconto fiscale ai Luganesi, allora non può nemmeno permettersi di fare la crocerossina per la Valcolla.”