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In questo Cantone, dove i politici che decidono si conoscono tutti e troppo, occorre al più presto rendere il voto di ogni singolo deputato effettivamente libero da “lacci e laccetti”, Consigli di Amministrazione vari, “influenze esterne”, ecc.
Inoltre le decisioni in ambito parlamentare vanno velocizzate nell’interesse di Comuni, Enti e cittadini.

Per questo, a prescindere, entro breve tempo occorre:
1) ridurre il numero dei parlamentari e di conseguenza i membri delle Commissioni del Gran Consiglio che contano, attualmente composte da 17 membri, ognuno ogni volta con il proprio gettone di presenza!
Questo permetterebbe di snellire le varie discussioni e di conseguenza velocizzare le decisioni.

2) professionalizzare la carica di deputato al Gran Consiglio con uno stipendio giusto e consono all’impegno, eliminando così ogni forma di conflitto d’interessi.
O si fa politica o si fanno affari.

Stranamente, quelli da sempre contrari alla professionalizzazione della carica, con la scusa del Parlamento di milizia sono in Parlamento e nei vari CdA, parapubblici e non.
Alla fine, i costi effettivi della politica risulterebbero di gran lunga inferiori se solo si pensa agli innumerevoli “mandati pilotati” creati proprio (volutamente?) dalla situazione attuale.
Tutto ciò è evidente e dimostrabile.

Vista l’attualità dell’argomento, questi sono soltanto alcuni punti fermi che il nuovo movimento aveva in agenda. E che nessuno venga a dirci che non sono praticabili.

Donatello Poggi