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Proseguono le interviste nell’ambito delle elezioni federali del 23 ottobre. Oggi, ospite del Professore Francesco De Maria è Paolo Sanvido, candidato al Consiglio Nazionale per la Lega dei Ticinesi.

Francesco De Maria: Lei è un leghista nuovo di zecca. Per vent’anni ha visto la Lega “dal di fuori”, mentre stava nel PPD. Come l’ha vista nascere ed evolvere nel tempo?
Paolo Sanvido: Sono nato e cresciuto nella parte nord di Molino Nuovo (il quartiere con le “pezze al culo”). Giuliano e i leghisti luganesi li conosco da sempre. In passato con loro, fianco a fianco, ho fatto molte battaglie giuste. Sono stato co-promotore dell’iniziativa sulla Cassa Malati, promotore del bonus agli anziani luganesi, mi sono battuto per gli sgravi fiscali e la 13a AVS. Io vengo da un quartiere popolare e conosco la mia gente e loro conoscono il sottoscritto.

FDM: Perché ha lasciato il PPD? Per ragioni prettamente politiche o per ragioni personali? Qual è stata la reazione del partito alla sua “diserzione”?
PS: Questa domanda dovrebbe essere rivolta al PPD. Dopo essere stato mandato in esilio, con la bolla del “non sufficientemente idoneo”, ho deciso di mettere le mie energie e lavorare per chi mi apprezza e apprezza il mio lavoro. Gli amici sono rimasti tutti, anzi, quelli che hanno voluto capire la mia scelta e hai quali ho potuto mostrare nero su bianco l’evoluzione del mio percorso d’esilio, sono ancora miei sostenitori. Gli altri, quelli che giudicano per sentito dire e senza sapere, o quelli che hanno contribuito al mio esilio e che ora piangono lacrime di coccodrillo, si divertono a denigrarmi.
Contenti loro, contenti tutti.

FDM: E’stato accolto a braccia aperte e ha ottenuto facilmente la candidatura?
PS: Si, sono stato accolto molto bene. Giuliano è una persona di gran cuore ed è mio amico. Mi permette di continuare a lavorare seriamente per il mio paese divertendomi. Il resto, come detto, è stato un semplice ritrovarsi tra amici e compagni di battaglie popolari.

FDM: Conosce il metodo Hagenbach-Bischoff, detto “della miglior media”? Ci dica con quale probabilità la Lega potrebbe fare 3 eletti e l’UDC zero.
PS: La percentuale è vicina allo zero e sinceramente spero che l’UDC riesca ad ottenere il meritato seggio a Berna. Se lo meritano, Gobbi è in Consiglio di Stato grazie a loro. Per l’UDC il vero “enjeu” non è il terzo seggio leghista bensì quello di riuscire a fare una scheda in più del miglior resto socialista.

FDM: Adesso ammettiamo che la Lega faccia due eletti. Quadri sembra sicuro. Ci parli della sua più probabile rivale per il secondo seggio, l’on. Roberta Pantani Tettamanti, chiassese.
PS: Lorenzo è la nostra Lepre, è forte e la sua elezione non è in discussione. Roberta è un ottimo politico, negli anni ha dimostrato la sua stoffa e il suo vissuto politico parla da solo. Inoltre, con il mio amico Rodolfo, appartiene all’arena leghista dalla prima ora e vanta il pieno sostegno di Via Monte Boglia e del clan Bignasca. Io faccio la mia parte per portare acqua al mulino leghista e mi sto divertendo un sacco. La campagna al Nazionale è molto bella e la consiglio a tutti, o meglio a tutti quelli che sanno stare al gioco. Accetterò serenamente il responso delle urne.

FDM: A proposito di Lorenzo Quadri, lo sa che all’esame di maturità in matematica ebbe il voto 6, molto raro? Glielo diedi io.
PS: Non sono stupito, lo conosco, è un ragazzo molto intelligente. Il suo carattere introverso a volte non lascia trasparire le sue qualità.

FDM: Se sarà eletto all’ambita carica, entrerà automaticamente, supponiamo, nel grande gruppo dell’UDC svizzera. Quali saranno le sue priorità nell’azione parlamentare?
PS: Io sono un animale politico. La mia prima priorità sarà quella di osservare, capire e conoscere il territorio in cui devo operare e capire come si muovono e si sviluppano le dinamiche degli attori all’interno del parlamento. Una volta fatto questo sarà più facile agire ed essere efficaci. Sui temi specifici ce ne sono diversi, diciamo tutti quelli che permetteranno al Ticino di crescere e prosperare.

FDM: La domanda è banale, ma la risposta può non esserlo. Perché la Lega è vincente?
PS: Perché pur approfondendo e chinandosi seriamente sui temi, ha una capacità di comunicazione semplice ed immediata. Sa fare sintesi e riesce a divertire e divertirsi. Non sa quante risate ci facciamo, è troppo bello! Inoltre ci permette di pensare con la nostra testa, senza pregiudizi.

FDM: Approva il linguaggio leghista, molto aggressivo e talvolta brutale? Oppure lo giudica scandaloso e immorale? Viviamo oggi anche parecchia indignazione, con grandi inserzioni a pagamento nei giornali. Pensa che il tutto sia organizzato?
PS: Io sono leghista, il mio linguaggio non è scandaloso e nemmeno immorale, sfido chiunque a provarmi il contrario. Se si riferisce al Mattino della Domenica credo che l’indignazione è un falso moralismo. Questi indignati organizzati “dei salotti buoni” non mi preoccupano. Nessuno si chiede perché queste persone non si scandalizzano quando grandi nomi del PLRT, PPD e PS, ad esempio, vengono colti al tavolo di sasso di Asfaltopoli con le mani nella marmellata lucrando sui ticinesi? Quando per ragioni di partito e mantenimento del potere si mente spudoratamente ai Ticinesi? Potrei dilungarmi fino alla noia con esempi di scandalosa immoralità…ma penso che tutti abbiamo capito che è solo lotta politica.

FDM: Finanza e banche. Poco tempo fa, un banchiere luganese dopo aver abbracciato con lo sguardo i presenti dichiarò, godendosi sotto i baffi il generale sconcerto: “La piazza finanziaria ticinese è finita!” Che cosa ne pensa in proposito Sanvido?
PS: Che questo banchiere mi fa tristezza, ridere sotto i baffi quando ci sono centinaia di migliaia di posti di lavoro a rischio mi fa semplicemente schifo.
Ci sarà un serio e pesante ridimensionamento. I nostri clienti a giusta ragione si sentono traditi dalla Svizzera. Abbiamo dovuto assecondare le grandi banche e le banche estere dimenticando che il nostro tessuto finanziario è fatto da piccole e medie banche, da gestori patrimoniali e fiduciarie finanziarie. Firmando gli ultimi accordi con Germania e Inghilterra la Svizzera si è impegnata ad indicare al fisco straniero il paese di destinazione dei clienti che lasceranno il nostro paese.
Ma è a questo che la nostra grande tradizione di banchieri discreti è stata ridotta? Perché nessuno solleva eccezioni a questo dato di fatto in cui Widmer-Schlumpf ha trasformato il nostro paese? In tempi non sospetti lo abbiamo già detto. Era ed è una mera lotta tra piazze finanziarie. Grazie al nostro governo abbiamo ceduto senza porre resistenza. I clienti che sempre più indignati stanno lasciando le nostre banche hanno alimentato la recente crescita delle piazze finanziarie estere come: Dubai, Singapore, Hong Kong, Bahamas, Nuova Zelanda, solo per citarne alcune. Diverse banche in Asia stanno da tempo rafforzando i loro team di gestione patrimoniale.

FDM: Il segreto bancario svizzero ha nemici molto potenti ed è azzannato da ogni parte. Il nostro Consiglio Federale è in grado di mantenere il sangue freddo, resistendo alle pressioni potenti di Stati Uniti, Germania, Italia, …?
PS: Il Consiglio Federale ha calato le braghe. Però il primo nemico lo abbiamo in casa ed ha una doppia faccia. Quella principale è rappresentata dalla $inistra e la seconda dal relativismo dei banchieri con la pancia piena a fine carriera che non hanno più voglia di battersi. Come il suo conoscente che rideva sotto i baffi. Se non siamo compatti al nostro interno come pensiamo di difenderci dagli attacchi organizzati delle altre piazza finanziarie. Non ho nessuna fiducia in Widmer-Schlumpf. Se vado a Berna non avrà di certo il mio voto il 14 dicembre!

FDM: Un partito profondamente europeista (favorevole all’adesione, e ne abbiamo) può oggi vincere le elezioni, o anche solo salvare la pelle, proclamando la sua fede? Oppure è costretto a dissimulare?
PS: Vincere le elezioni è impossibile, la maggioranza degli svizzeri è contro l’adesione. Proclamando la sua fede può senz’altro salvare la sua pelle perché ci sono ancora molti fautori dell’adesione all’Europa. Dissimulare non conviene, le bugie anche in politica hanno le gambe corte.

FDM: Terminiamo con la domanda forse più difficile. Come si può conciliare – ammesso che non sia impossibile – la floridezza economica, la produzione di ricchezza, il guadagno con la difesa della nostra identità e della nostra pace sociale?
PS: Non è impossibile, si può eccome, basta ritornare al modello svizzero che negava gli eccessi. In finanza ad esempio abbiamo iniziato ad andare male quando abbiamo voluto adottare il sistema di gestione all’americana (se mi passa il termine). Il nostro paese ha sempre avuto un occhio attento a tutti i ceti sociali sapendo bilanciare lo sviluppo e la creazione di ricchezza con la qualità delle prestazioni sociali. I super-bonus ai manager non vanno bene, così come le continue pressioni fiscali su chi s’impegna giornalmente per creare ricchezza.