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Elezioni federali del 23 ottobre e elezioni del prossimo 14 dicembre. Ne parla un gradito ospite di Ticinolive, l’ingegnere Michele Moor, socio della Wegelin & Co. Banchieri Privati e direttore della sede luganese di questo istituto. In un’intervista del professor Francesco De Maria.

Francesco De Maria: Signor Moor, l’UDC ha perso questa elezione? Se l’ha persa è perché ha sbagliato qualcosa?
Michele Moor: L’UDC non ha perso. Da anni è sola contro tutti, per colpa dei partiti borghesi, o sedicenti tali. La maggior parte dei membri del PBD sono ex-membri dell’UDC. Se si sommano i seggi fatti dal PBD a quelli fatti dall’UDC si arriva ad un risultato di +1. Quindi tutto sommato ad un buon risultato, praticamente invariato.

FDM: Ci ritroviamo oggi con un’UDC indebolita, benché resti largamente il primo partito svizzero. Si può affermare che la manovra lacerante, innescata nel dicembre 2007 da democristiani e socialisti – che ha avuto come conseguenze l’Abwahl di Christoph Blocher, la perdita di un consigliere federale UDC, la nascita del PBD, il partito degli “UDC politicamente corretti” – alla fine abbia avuto successo?
MM: Sicuramente in parte sì, perché comunque i seggi di UDC puri sono diminuiti di numero (-8). Ma considerata appunto la guerra che le è stata fatta, la manovra lacerante descritta sopra, è risultata piuttosto resistente…

FDM: Molti esponenti appartenenti a varie forze politiche hanno dichiarato: “Alle 3 maggiori forze politiche spettano 2 seggi ciascuno in Governo. Alla quarta 1 seggio”. Ma all’appressarsi del fatidico 14 dicembre nascono sospetti. Pensa che andrà tutto “liscio” o vede arrivare qualche nuova diabolica trovata?
MM: Penso che sarebbe giusto dare due seggi a ciascuno a UDC e PS e lasciare che il cosiddetto “centro” si spartisca i rimanenti tre, per poi fare da ago della bilancia. Questa sarebbe concordanza.

FDM: Dopo il buon risultato del PBD e dei Verdi Liberali la stampa titola: “Rafforzamento del centro”, come se i due nuovi partiti stessero correndo in soccorso dei traballanti partiti storici PLR e PPD. Cosa è questo “nuovo centro”? Un’invenzione dei giornalisti?
MM: Secondo me non ha futuro, ha già fatto quello che poteva fare. Bisognerebbe avere il coraggio di ridisegnare il sistema politico, raggruppando in partiti importanti persone con le medesime idee. In questo modo invece si otterrà una frammentazione, non una concentrazione.

FDM: Ci parli delle differenze che intercorrono tra Verdi e Verdi liberali. Perché gli uni perdono e gli altri vincono?
MM: Chi sta a sinistra rispettivamente chi è solo verde non ha futuro, perché le idee troppo di sinistra sono sorpassaste e quelle moderatamente di sinistra sono già rappresentate dai partiti di centro PLR e PDC, mentre tutti al giorno d’oggi sono un po’ verdi. I Verdi Liberali hanno capito che si deve combinare ecologia ed economia. Ma anche questo, ormai, dovrebbero averlo capito tutti.

FDM: A Zurigo il vecchio leone mai domo Christoph Blocher si batte per la poltrona agli Stati e ha conquistato quella al Nazionale. Con quali probabilità raggiungerà la Camera dei cantoni?
MM: Anche per lui vale quanto detto per Sergio Morisoli: a pochi piacciono le idee molto chiare. Inoltre contro Christoph Blocher è stata ed è condotta ancora oggi una guerra senza precedenti. Non penso, purtroppo, che ce la farà. Ma sono molto contento che ritorni a Berna, anche se solo in Consiglio Nazionale.

FDM: A un socio di Wegelin si deve rivolgere una domanda su San Gallo. Ci parli di Toni Brunner, della signora Keller Sutter e degli attacchi della cattivissima Weltwoche.
MM: La signora Keller Sutter, che ben conosco dai tempi della mia presidenza della Società Svizzera degli Ufficiali, è una persona capace, che merita senz’altro un seggio al Consiglio degli Stati. Per ogni membro dell’UDC, quindi anche per Toni Brunner, è difficile farsi eleggere nella Camera dei Cantoni, perché il loro partito rimane spesso solo contro tutti. Anche per questo non ha ottenuto il successo sperato nel Consiglio degli Stati.

FDM: Infine la domanda più importante di tutte, alla quale Lombardi ha risposto e alla quale Pelli non ha risposto. Che cosa accadrà il 14 dicembre?
MM: Tutto come prima, ma con Blocher al posto di Schneider-Ammann. E spero senza Marina Carobbio, rappresentante di un socialismo fallito ormai da anni.

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