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Generazione Giovani ha preso atto con entusiasmo del grande risultato complessivo, ottenuto a livello cantonale, nelle elezioni di questo fine settimana per il Consiglio Nazionale. I suoi tre giovani candidati, alla prima vera sfida politica, si sono battuti come leoni riuscendo a fare corsa pari e non sfigurando affatto di fronte a politici molto più esperti e navigati. Grazie e complimenti quindi a Marco Romano, Giorgio Fonio e Simone Ghisla.

Generazione Giovani si trova a questo punto davanti ad una situazione che definire incredibile è dire poco. Marco Romano è stato scelto dagli elettori ticinesi, quale secondo rappresentante del Partito Popolare Democratico al Consiglio Nazionale ottenendo lo stesso numero di preferenze di una politica di lunga esperienza quale Monica Duca Widmer. A PRESCINDERE DALL’ESITO DEL SORTEGGIO, GENERAZIONE GIOVANI È FIERA DI QUESTO GRANDE RISULTATO!

Fin da domenica Marco Romano – con il pieno appoggio del nostro movimento giovanile – ha sostenuto l’opzione del riconteggio delle schede. In una situazione di così eccezionale particolarità, a fronte di segnalazioni già emerse in questi giorni, i cittadini hanno infatti il diritto di sapere se il risultato “ufficiale” riflette effettivamente la volontà popolare. Il Consiglio di Stato sulla base di proprie valutazioni ha deciso diversamente.
Generazione Giovani è in attesa delle decisioni in merito ai ricorsi già preannunciati da alcuni cittadini e auspica un riconteggio che faccia chiarezza sull’esito del voto.

Ciò premesso, Generazione Giovani esprime la sua grande perplessità sulle modalità con cui il Consiglio di Stato ha gestito questa delicata situazione. Solo martedì sera si è appreso tramite una confusa nota stampa che il sorteggio sembrerebbe essere già stato effettuato domenica sera da un programma informatico, senza un coinvolgimento degli interessati e del pubblico. Ci si chiede su che basi e con quali informazioni il Consiglio di Stato abbia quindi adottato la sua decisione. La comunicazione è stata in ogni caso lacunosa e carente. Questo modo di agire non accresce di certo la fiducia e l’interesse dei giovani nella politica.

Il rispetto della decisione del Consiglio di Stato non ci esime inoltre dal formulare alcune osservazioni in merito alle dichiarazioni rilasciate in questi giorni ai media da Monica Duca Widmer. Ci rammarichiamo nel constatare con quale sbrigativa mancanza di considerazione la diretta interessata ha qualificato l’impegno e la determinazione di cui Marco Romano, al pari degli altri candidati e dei membri di Generazione Giovani, ha dato prova in questa intensa campagna elettorale. In particolare, attaccare il proprio collega di lista dal profilo personale e professionale è oltremodo offensivo non solo per Marco Romano, ma anche per tutti coloro – giovani e non – che credono nella validità della sua persona e l’hanno portato fino allo storico pareggio. Ci è poi parso fuori luogo che la presidente del Consiglio di amministrazione di uno dei principali inserzionisti del Mattino della domenica si sia permessa di appiccicare ingiustificate etichette di filo-leghismo ad alcuni colleghi popolari democratici.
Come giovani siamo amareggiati e auspichiamo che nelle prossime settimane ci sia l’occasione di un chiarimento nell’interesse di tutto il Partito.