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Riceviamo per pubblicazione:

“L’UDC Ticino reagisce con veemenza al vomitevole – ed è un eufemismo – commento apparso ne La Regione Ticino del 28 novembre 2011, a firma Edy Bernasconi, titolato “La sconfitta dell’UDC e le paure socialiste.

L’astio che emerge dall’articolo nei confronti dell’UDC obnubila evidentemente le facoltà intellettive – ammesso che se ne possa provare l’esistenza – di uno già solo pseudo-giornalista, ma che con questo intervento si è squalificato a un livello di scribacchino indegno di una testata che ritiene di dare ai suoi lettori un’informazione equilibrata e imparziale.
Il metaforico orgasmo cui dà sfogo il bilioso scriba per la presunta débâcle dell’UDC si accumula a quello per l’altrettanto presunta vittoria socialista, il che la dice lunga sulla tendenza a sinistra imboccata ormai da tempo dal PRT (l’omissione della L è assolutamente voluta) di cui La Regione Ticino è da considerare la cassa di risonanza mediatica.

La tendenziosità di Edy Bernasconi emerge fin dalla prima frase dell’articolo che recita: “L’Unione democratica di centro è la grande sconfitta delle elezioni federali (fa, purtroppo, eccezione il Ticino). Per buona pace di quei quasi 10’000 elettori (9,71%) che nel nostro Cantone hanno votato UDC per il Consiglio nazionale!
Continua poi con un panegirico del partito socialista, con un unico neo: l’aver escluso Marina Carobbio dal ticket dei candidati al Consiglio federale. Se queste sono le posizioni del giornale, sarebbe forse il caso che, per la dovuta chiarezza nei confronti dei suoi elettori, la direzione della testata dichiarasse ufficialmente il suo impegno politico attivo a favore della sinistra. Forse perderebbe qualche abbonamento, ma sarebbe decisamente più corretta.”

UDC Ticino