Nella foto: il banchiere Konrad Hummler

L’attacco statunitense alla piazza finanziaria svizzera si fa sempre più duro. La più antica banca svizzera, fondata a San Gallo nel lontano 1741, la Wegelin & Co. Banchieri privati è stata formalmente accusata dal Dipartimento di giustizia di avere attivamente favorito la frode fiscale aiutando cittadini americani a evadere le tasse per mezzo di conti offshore. Alla Wegelin sono stati inoltre sequestrati 16 milioni di dollari.

Secondo le autorità americane la banca sangallese avrebbe aiutato ricchi clienti americani a celare più di 1,2 miliardi di dollari in conti segreti esteri. “La Wegelin non aveva succursali al di fuori della Svizzera, ma disponeva di un accesso diretto al sistema bancario americano grazie a un conto aperto presso una succursale UBS ubicata a Stamford nel Connecticut”. I rappresentanti della banca sono stati invitati a comparire il 10 febbraio alle 15 (ora di New York) davanti al giudice Jed Rakoff di un tribunale del distretto sud di New York.

È la prima volta in assoluto che una banca svizzera in quanto tale viene accusata dalla giustizia americana. Questa recentissima mossa può essere agevolmente interpretata come la tappa di una dura escalation nel contenzioso fiscale tra la Svizzera e gli USA. Obiettivo evidente: lo scardinamento del segreto bancario elvetico.

(Fonti: rsi, swisscom)