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Mercoledì a Berna è stato presentato lo studio di fattibilità commissionato da economiesuisse per la partecipazione dei privati alla costruzione di un secondo tunnel autostradale al San Gottardo.

L’idea di un finanziamento pubblico-privato non piace affatto alla Confederazione, scrive oggi il Corriere del Ticino: “La soluzione d’introdurre un sistema di pedaggio al Gottardo risulterebbe troppo cara per gli automobilisti – ha dichiarato il direttore dell’USTRA Rudolf Dieterle premettendo però che il dibattito non è prioritario fintanto che il Governo non avrà deciso.

Lo studio propone infatti tre varianti di finanziamento attraverso un sistema di pedaggio per la costruzione della seconda galleria, il risanamento del primo tubo e il futuro esercizio d’entrambi.
La prima variante prevede una tassa di transito di 21 franchi per ogni auto, con importi più elevati per le altre categorie di veicoli.
Questa soluzione non richiederebbe alcuna partecipazione da parte della Confederazione.
La seconda variante prevede invece un «pedaggio ombra», un pedaggio forfettario pagato dalla Confederazione in base al numero dei passaggi nel tunnel per categoria di veicolo.
La Confederazione risulterebbe così essere il finanziatore finale dell’opera, che pagherebbe però sull’arco di 50 anni, la durata prevista del contratto coi privati.
La terza variante prevede un finanziamento pubblico iniziale di 1,3 miliardi, che consentirebbe una riduzione di un terzo del costo dei pedaggi.

“Sicuramente questi modelli di finanziamento sono molto attrattivi per i finanziatori privati, ma ad eccezione della seconda variante, a pagare il conto finale saranno gli automobilisti – ha aggiunto Dieterle, secondo il quale sull’arco di 50 anni gli automobilisti potrebbero dover sborsare fino a 15 miliardi di franchi.
Una soluzione convenzionale, finanziata dallo Stato, è dunque più auspicabile, ha affermato il direttore dell’USTRA.”