La riunione di martedì a Bruxelles dei ministri degli esteri dell’Unione europea avrebbe dovuto concedere ufficialmente alla Serbia lo statuto di paese candidato all’ingresso nello spazio unitario.
Invece il summit non ha raggiunto l’unanimità dei consensi perchè il ministro rumeno degli esteri ha specificato che la Romania condiziona l’ammissione a una maggiore tutela della minoranza etnica dei Valacchi in Serbia.


La Costituzione serba prevede la tutela delle minoranze etniche, scrive oggi il blog balkaland.com: “Tra queste minoranze prevede la minoranza rumena, insediata nell’area orientale del paese (composta di circa 40’000 individui) e la minoranza Valacchia, popolazione di origine rumena.
I Valacchi (circa 50’000) vivono in gran parte nella zona al confine con la Romania e sono considerati eredi della popolazione che viveva nella Dacia romana, oltre ad essere presenti in molti altri Stati dell’area balcanica.
La mossa di Bucarest sembrerebbe orientata ad etichettare questa comunità come cittadini rumeni a tutti gli effetti.

Lo statuto di paese candidato dovrebbe comunque arrivare entro venerdì dal summit dei Capi di Stato dell’UE: il Consiglio dei Ministri degli esteri ha espresso una raccomandazione in tal senso.
Non si può negare che l’Unione europea ha fatto una magra figura, permettendo ad uno dei suoi Stati membri di approfittare del proprio status per sobillare questioni provinciali ad uso e consumo della propria politica interna.”